Alla conclusione ufficiale del campionato di Promozione manca una sola giornata – l’ultima del girone di ritorno, che sarà disputata domenica 12 aprile con il derby contro il Santa Croce – ma già in casa del Ragusa è tempo di fare le prime considerazioni di una stagione che rimarrà nella storia non solo per la rinascita, ma anche per una crisi presidenziale che poteva avere risvolti traumatici.
Fortunatamente a Ragusa ci sono ancora persone che non hanno ceduto e la squadra biancoazzurra ha potuto continuare il percorso nel campionato e portarlo a termine in modo positivo e, forse, al di là delle più rosee aspettative.
“Con un ristretto numero di amici – è la dichiarazione del direttore sportivo Cesare Sorbo – abbiamo fatto quadrato per non fare scomparire il calcio a Ragusa. In questo senso siamo soddisfatti di essere riusciti nell’impresa, che era ardua e non così semplice da gestire e portare a termine. Soddisfazione che si estende e si amplifica per le obiettive difficoltà organizzative che abbiamo dovuto superare, ripagate (però) dalle prestazioni della squadra. Certamente sotto l’aspetto dei risultati tecnici, i ragazzi hanno fatto tutto il possibile per regalare soddisfazioni ai tifosi, ma non sono riusciti a raggiungere il traguardo dei play off, che è stato per lungo tempo inseguito alla loro portata e sfuggito solamente per l’alta competitività delle formazioni impegnate”. Non dimostra delusione Cesare Sorbo ed anzi – nel ripercorrere sommariamente il percorso della squadra e quanto fatto dai calciatori – si sente in dovere di ringraziare tutti quanti per i risultati raggiunti e per avere contribuito a ridare un po’ di entusiasmo ad un ambiente provato da comportamenti imprevedibili e impensabili. “I ragazzi – conclude allora Cesare Sorbo – hanno dato fondo a tutte le loro risorse per centrare un traguardo che sarebbe stato fantastico. Non ci siamo riusciti ma i meriti non vanno in fumo con il naufragare per la mancata conquista di un posto nei play off”. Un traguardo che è sfuggito per un soffio ed al termine di un girone di ritorno molto positivo. Poi, ci sono le recriminazioni, come quelle del dopo gara di Palazzolo Acreide che aveva sancito la sconfitta per 2-0 e la definitiva uscita di scena dagli spareggi / promozione. E qui interviene il tecnico Salvatore Utro per alimentare qualche rimpianto per non essere riusciti nell’impresa. “A Palazzolo – afferma il tecnico – così come in altre circostanze, siamo stati penalizzati per non essere riusciti a mettere in rete qualche pallone delle tante occasioni create ed avute. Non è un torto per i miei ragazzi, che devo pubblicamente ringraziare per quanto hanno fatto per la maglia che hanno indossato e per avere lottato fino all’ultimo per il raggiungimento di un traguardo importante. Purtroppo la tensione (a volte) può creare qualche piccola incertezza che non fa rimanere lucidi nei momenti cruciali, facendo sbagliare quello che non si farebbe in altri momenti o circostanze simili. Adesso ci prepareremo per chiudere nel migliore dei modi la stagione, onorando l’ultimo impegno che il calendario ci propone”.