Rosario Fiorello. Tre tappe a Ragusa

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Sono queste le tre date che ieri dopo pranzo, sul suo profilo facebook, Fiorello ha comunicato per quella che sarà una tripla tappa, tutta ragusana, per il suo nuovo spettacolo. Scocca infatti anche in Sicilia «L’Ora del Rosario», il nuovo spettacolo di Rosario Fiorello che lo vedrà protagonista nei teatri di Marsala e appunto Ragusa. A Marsala martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 maggio (ore 21) al Teatro Impero e a Ragusa sabato 16, domenica 17 e lunedì 18 maggio (ore 21) al Teatro Duemila.

Rosario Fiorello torna dunque sul palco, in una dimensione teatrale, con un nuovo spettacolo che, come lui stesso ha dichiarato, sarà analogico, fatto di puro intrattenimento. Aneddoti, racconti e gag sono gli ingredienti di questo spettacolo che, in perfetto stile Fiorello, darà ampio spazio anche alle consuete improvvisazioni. Tanti i temi trattati nelle due ore di spettacolo: dagli immancabili riferimenti all’attualità fino alle note di costume dei nostri giorni. Non mancheranno musica, gag, inediti e duetti di grande spessore con artisti del calibro di Mina e Tony Renis il quale, in collegamento da Las Vegas, regala allo showman una versione molto particolare della celebre «Quando Quando Quando».
Ad accompagnarlo, sul palco, la band diretta da Enrico Cremonesi ed il trio vocale «I Gemelli di Guidonia» lanciato a «Fuori Programma» su Radio Uno. Lo spettacolo di Fiorello è scritto con Francesco Bozzi, Claudio Fois, Piero Guerrera, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia. La regia è di Giampiero Solari. I biglietti saranno in vendita a partire da oggi 31 marzo su ticketone e bookingshow.
Fiorello sceglie ancora una volta i teatri delle città più piccole, lascia per il momento da parte i grandi centri urbani, dopo tanto “digital” va a caccia del pubblico dal vivo, del contatto umano, lasciando da parte il web. «Siamo troppo digitali, troppo virtuali. Voglio tornare analogico» ha raccontato in una intervista. Ma sempre in attesa che torni di nuovo a fare tv, perchè in radio è certo che tornerà da fine marzo con Fuori Programma.
In una recente intervista, Fiorello chiarisce il suo pensiero a proposito del contatto con il pubblico nei teatri. «Ho scelto di fare questo tour teatrale per ritrovare il contatto con il pubblico. Avrei potuto fare i palazzetti ma alla fine tu sei lì in mezzo ad un palco lontanissimo dalle persone che non vedi, invece in questa dimensione non solo sono ad un palmo dalla prima fila di seggioline, che vorrei sottolineare è ora di cambiare perché non si possono proprio vedere, mi muovo in mezzo al mio pubblico».
Questo il pungolo di partenza a cui aggiunge: «Dopo il mio ultimo show in tv ho scoperto i social e mi sono messo a fare programmi con lo smartphone, twitter e facebook, ma tutto per pigrizia, lo ammetto: avevo perso il feedback con il pubblico. È vero puoi fare tutto con lo smartphone e hai milioni di seguaci e contatti, ma non ne senti il calore e l’effetto alla battuta, come invece tasti nel momento in cui ce l’hai di fronte».
Fiorello snocciola anche sul palco la sua carriera alternativa e sempre quel passo avanti agli altri che lo ha visto inventare il karaoke nelle piazze quando ancora talent e reality non erano nemmeno nelle fantasie più sfrenate dei loro futuri genitori.
«Mi sono inventato le notizie dal Bar Ambassador che sta sotto casa da smartphone, ma mi ritrovavo sempre davanti al computer o al cellulare: mi è mancato il contatto umano».
Ecco anche il perché della scelta di esibirsi nei teatri di provincia. «La dimensione della città di provincia è quella che amo di più perché mi porta in posti in cui non sarei mai capitato non fosse per il tour. Ed ogni volto scopro un’infinità di scorci, aneddoti… qui ho mangiato troppa carne, si mangia davvero bene…».

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