Continuano i servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa soprattutto nella fascia costiera ed in particola nel territorio di Santa Croce Camerina. Gli uomini della Compagnia di Ragusa e della Stazione di Santa Croce stanno profondendo in questi giorni il maggior impegno possibile per far sì che episodi come quelli delle ultime settimane – che hanno visto due violente zuffe tra extracomunitari sfociare in episodi delittuosi – non turbino più la tranquillità dei cittadini.
Dieci giorni fa, infatti, durante i festeggiamenti per la ricorrenza di San Giuseppe, furono quattro i Carabinieri rimasti feriti per sedare una mega-rissa scoppiata per futili motivi tra soggetti tunisini, così come quattro furono le persone arrestate in quell’occasione, tutte pregiudicate. Nella circostanza, vennero anche sequestrate due armi da taglio, di cui una mannaia lunga più di 60 cm.
Stanno inoltre procedendo a ritmo serrato le indagini finalizzate a indentificare i protagonisti di un secondo episodio di violenza, verificatosi sabato scorso, quando un giovane tunisino fu accoltellato al fianco e ricoverato in ospedale con oltre 30 giorni di prognosi. Gli investigatori ritengono che ad innescare la violenza possano essere stati dissidi sorti nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica, Carmelo Petralia, e dal sostituto Alessia La Placa, procedono senza sosta. L’altra notte, infine, quest’ennesima operazione: nel corso delle numerose perquisizioni effettuate per ricerca di armi, i Carabinieri hanno infatti identificato decine di persone. Tra queste, ben 3 erano prive di regolare permesso di soggiorno nel territorio italiano. Si tratta dei tunisini Ouannes Hichem Ben Mouldi, 35 anni, Mahmoud Wassim, 28 anni, dell’algerino Siafa Said, 28 anni. Effettuati i dovuti accertamenti, per i 3 è scattato l’ordine di espulsione del Prefetto, oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Permanenza illegale nel territorio dello Stato” e “Ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato”. Mahmoud Wassim, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato dai Carabinieri presso il C.I.E. (Centro di Identificazione ed Espulsione) di Caltanissetta, mentre agli altri due è stato intimato di lasciare il territorio italiano entro il termine perentorio di 7 giorni.