Voto di scambio. L’ex governatore Lombardo: “Ho dimostrato mia estraneità alle accuse”

Raffaele Lombardo

“Ho risposto a tutte le domande dimostrando con fatti e documenti che non c’è stato nessun caso di voto di scambio tra me ed Ernesto Privitera. Ci siamo imbattuti in una delle persone, forse l’unica, che è con me dal 1970: da quando lui aveva dieci anni. Mio padre fu sostenuto dal suo e poi dal 1980 ha sempre votato per me senza discontinuità alcuna e senza piccoli o grandi tradimenti”.

Queste le parole dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo al termine dell’interrogatorio – durato oltre un’ora e mezza – nel corso dell’udienza del processo che lo vede accusato, assieme al figlio Toti, di voto di scambio.

Durante l’udienza – tenutasi nei locali dell’ex pretura e presieduta dal giudice Laura Benanti – l’onorevole Lombardo ha risposto alle domande del suo legale Salvo Pace e dei pm Rocco Liguori e Lina Trovato.

L’ex presidente ha lungamente ripercorso il rapporto con Ernesto Privitera, fornendo un’ampia documentazione. “Nel periodo – ha aggiunto Lombardo – in cui viene collocato temporalmente questo ipotetico reato Privitera è, dal 2008 al 2013, un consigliere di quartiere e quindi ha il “bollo” del partito per il quale vota. Lui stesso dichiara in conversazioni intercettate con altri di aver scelto spontaneamente di votare Toti Lombardo, probabilmente per fare bella figura dinanzi a me. Ho dimostrato, inoltre, che molti nostri dirigenti di partito hanno votato per altre persone a cui hanno procurato centinaia e centinaia di voti”.

“Il reato di voto di scambio – spiega l’ex presidente – si ha, come ho già detto nelle mie precedenti dichiarazioni spontanee, quando si cerca di acquisire la libera preferenza di qualcuno che non sarebbe disposto a votarmi. Nel caso di Privitera cosa avrei dovuto acquisire se lui è con me da decenni?”.

Nel corso dell’interrogatorio Raffaele Lombardo ha inoltre rimarcato una legge regionale, da lui fortemente voluta per bloccare le assunzioni alla Regione: “C’è la favola che io abbia assunto migliaia di persone! Proprio io ho bloccato le assunzioni regionali per legge perché la Regione era in cattive acque con uno degli articoli della legge 25 del 2008”. L’ex presidente ha anche esibito diversi elenchi con i cambi di casacca da parte di svariati politici a livello locale e regionale: “C’è stato un vero e proprio esodo – ha concluso Lombardo – di uomini da uno schieramento all’altro. Un popolo intero è trasmigrato in altri lidi. Non compete a me verificare ma non so se si tratta di trasmigrazioni motivate tutte idealmente, Questi fatti noi li abbiamo denunziati alla procura di Palermo”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa