Crisi economica a Scicli. Bartolo Ficili da voce al disagio della popolazione

Ficili

Bartolo Ficili, ex consigliere provinciale e comunale , interviene con una nota per dare voce al disagio che attraversa larghi strati della popolazione di Scicli. Un disagio dovuto alla gravissima crisi economica che rischia di compromettere seriamente il futuro del nostro territorio e, alla non meno grave, attuale situazione di impasse politica che si è venuta a determinare a Scicli, solo in parte, dovuta alle note vicende giudiziarie, così si esprime il Ficili:

Le mie dimissioni dal Consiglio comunale di Scicli del luglio scorso furono determinate, essenzialmente, da una situazione di generale deterioramento della politica in città. Un inasprimento della dialettica politica seguito dall’incapacità di prendere decisioni che andassero nella direzione della ricerca di soluzioni efficaci per i mille problemi di Scicli. Le successive dimissioni di tanti consiglieri in carica e l’attuale rifiuto di molti aventi diritto ad accettare la carica, l’azione giudiziaria e l’indagine prefettizia hanno creato un clima di scoramento, sospetto e, più in generale, un clima di disaffezione e di distanza siderale tra la gente e chi sta nelle stanze di palazzo di città.
Bisogna prendere coscienza, esercitandosi in un utile esercizio di umiltà, un valore che nessuna delle attuali forze in campo garantisce con una vera e concreta soluzione a portata di mano. Forse sarebbe il caso di pensare ad una soluzione condivisa da tutti. Una soluzione scaturita da un tavolo allargato non composto da soli soggetti politici ma anche da rappresentanti della società civile e da tutti coloro che vogliono contribuire a riportare l’azione amministrativa di Scicli a dei livelli confacenti alle grandi potenzialità sul piano sociale, culturale ed economico che, pure, questa città riesce ad esprimere nonostante l’oggettiva insufficiente azione amministrativa che ormai si protrae da più anni.
Scicli ha bisogno di un rinascita che le restituisca la dignità che si è guadagnata in secoli di lavoro e sacrifici, ciò non può scaturire dalle mille divisioni provocate da gruppi intenti a rappresentare piccoli interessi particolari, occorre un ritorno al dialogo sgombrando il campo dai personalismi e dagli egoismi se vogliamo che il sole torni dopo queste lunghissime buie stagioni invernali.
Considerato che intercorre un brevissimo termine alle prossime elezioni, a mio parere, non esistono ancora i presupposti su indicati per la nascita di un progetto che sia capace di coinvolgere positivamente la cittadinanza garantendo la necessaria partecipazione ad un voto che non sia di protesta o di astensione con conseguenze negative. Per tanto, ad oggi considerata l’ attuale scadenza elettorale del 31 maggio 2015, non sussistono le motivazioni per un eventuale mio impegno diretto nella prossima campagna elettorale.

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