Le pagine dei quotidiani e l’attenzione di tutti sono state dedicate, giustamente, alla cancellazione della Ragusa Catania dal DEF , tralasciando alcune riflessioni su quanto dichiarato dal Ministro. Una parte dell’intervista rilasciata ai giornalisti dal Ministro Boschi a Modica, provoca inevitabilmente imbarazzo e sono sicuro ha fatto sorridere la stragrande maggioranza di chi l’ha ascoltata.
Incalzata dalla stampa a rispondere, tra l’altro, sullo stato di salute della nostra economia e sulle politiche che il Governo di cui fa parte intende perseguire per risollevare il paese ed in particolare la nostra regione dalla crisi e dal disastro che i suoi compagni di partito stanno realizzando, candidamente ci informa che il paese si è rimesso in moto e così anche la Sicilia, grazie alle politiche adottate dal Governo. Abbiamo capito bene???? La Sicilia si è rimessa in moto. E se non si fosse rimessa in moto come saremmo ridotti? C’era la speranza di qualche posto di lavoro per un bel periodo per la realizzazione della Ragusa Catania che sembrava imminente e apprendiamo che è stata rinviata a data da destinarsi perché non è ritenuta tra le opere urgenti da realizzare. Non è il caso di snocciolare dati e numeri perché non ce ne di bisogno per smentire le dichiarazioni del Ministro, sarebbe superfluo.
Ora, per sgombrare il campo da ogni dubbio, è pacifico affermare che nessuno ha la bacchetta magica che gli consenta di risolvere in un attimo i problemi che affondano radici lontanissime nel tempo, ma ostentare un così elevato grado di improvvisazione su temi di questa natura, pur sapendo di venire in una regione depressa, senza infrastrutture ed in una località isolata e tagliata completamente fuori dal mondo, è davvero disarmante per un Ministro. Non è che ci voleva poi tanto a documentarsi per non rischiare che gli ospiti interpretassero il suo pensiero come una presa in giro. Non credo assolutamente che il Ministro volesse prendere in giro, lungi da me tale pensiero, ma una domanda sorge spontanea e sarebbe legittima rispetto a qualsiasi appartenenza politica, non è una critica al partito, attnzione: ma da chi siamo governati?