Depuratore di Fiumara a Modica. Il Comitato dichiara guerra al sindaco

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Contrariamente alle recenti parole del Sindaco Abbate, secondo il quale “Non si possono mettere in giro cose non vere soprattutto quando non c’è uno sversamento”, la realtà dei fatti purtroppo smentisce le sue affermazioni e la situazione presso il depuratore delle acque reflue di contrada Fiumara è gravissima, come non lo era da anni. Lo fa rileva Piergiorgio Barone, Presidente pro-tempore del Comitato di Quartiere della Fiumara –

secondo cui sono ormai oltre tre mesi (dalla fine del 2014) che quotidianamente (con interruzione di qualche manciata di ore al giorno o di qualche giorno) una grandissima quantità di acque reflue trattate solo sommariamente (utilizzazione solo del dissabbiatore e griglia per residui grossolani) finiscono nel torrente senza subire alcun trattamento chimico di disidratazione dei fanghi e clorazione dell’acqua.

“Pare che negli ultimi mesi i modicani abbiano deciso di fare un utilizzo smodato dell’acqua… Difatti, incredibilmente pare che giunga all’impianto circa il 50% di acqua in più rispetto a qualche mese fa. Da qui il sottodimensionamento dell’impianto che non riesce a sopperire a questo carico inaspettato. La soluzione, sia la SPM che l’ing. Vindigni l’hanno trovata, ma è quella che qualsiasi persona non competente avrebbe proposto, cioè sversando acque reflue in eccesso non trattate nel torrente con la conseguente creazione di un inquinamento ambientale pericoloso per la salute degli abitanti: aria irrespirabile per i continui miasmi e inquinamento delle falde sotterranee per tutto il tratto del Mothucano, fino al mare.

Tutto questo mentre si permette alle autobotti espurgo pozzi di scaricare il liquame concentrato presso l’impianto preferendo la Fiumara a Maganuco come è avvenuto per diversi anni nel passato.

Gli appelli del consigliere PD Ivana Castello, del Movimento 5 Stelle, dello stesso Comitato di Quartiere della Fiumara, sono stati presi sotto gamba e le risposte sono state tutte aleatorie e incapaci di incidere positivamente. Ancora una volta, nonostante gli interventi (dietro richiesta degli abitanti della Contrada) di Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia Provinciale, Arpa, sia la SPM che gestisce, tramite suoi addetti, materialmente l’impianto, che i responsabili tecnici del Comune sono stati in grado di proporre nell’arco di quattro mesi il nulla assoluto. Davvero assurdo e paradossale sarebbe poi, pur in mancanza o deficitaria opera di prevenzione, intervento e progettazione seria, dar credito alle dicerie secondo cui l’Amministrazione Comunale abbia premiato gli uffici preposti, in particolare l’ing. Vindigni ed altri, con un riconoscimento economico ‘per la produttività”.

In considerazione della gravissima ed insostenibile situazione il Comitato di Quartiere della Fiumara – che da quasi trenta anni segue le assurde vicissitudini tecnico-gestionali dell’impianto, di cui un ruolo di fondamentale importanza ha avuto proprio l’ingegnere Salvatore Vindigni, – dichiarando lo stato di agitazione e protesta formale, chiederà al Sindaco ed ai tecnici preposti un incontro urgentissimo e chiarificatore su tutta la vicenda, escludendo rassicurazioni verbali, ma fidandosi solo di adeguata documentazione relativa, e riservandosi altresì – se necessarie – azioni di protesta più eclatanti di un semplice comunicato stampa.

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