Ammesse come parti civili il Comunale di Scicli, l’impresa Ecoseib di Giuseppe Busso e alcune persone direttamente coinvolte nella vicenda che vede imputati, nel caso specifico, i fratelli Franco e Ignazio Mormina, in atto detenuti, difesi dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, nel processo “Eco”, nel quale è coinvolto, tra gli altri, anche l’ex sindaco, Franco Susino. Ieri è cominciato con queste fasi il procedimento penale
davanti al Collegio penale del Tribunale di Ragusa a carico dei due germani sciclitani che avevano chiesto il giudizio immediato. Dopo le costituzioni di parte civile(il Comune di Scicli con l’avvocato Ignazio Galfo, l’impresa ecologica con l’avvocato Rosario Pennisi, e il resto con l’avvocato Giusy Cicero), i magistrati si sono riservati circa la stessa richiesta avanzata da alcune associazioni antiracket. Il processo è stato, poi, rinviato al prossimo 8 maggio per riunirlo coi procedimenti che riguardano gli altri indagati. Eco”, che vede alla sbarra undici persone, variamente accusate di associazione mafiosa, concorso e concorso esterno in associazione mafiosa, truffa, estorsione e furto. La pubblica accusa era rappresentata da Valentina Sincero della Dda di Catania.
Intanto, è già iniziata la cosiddetta “Fase Due” dell’inchiesta giudiziaria, che riguarda altri reati, non legati all’ambito mafioso ma squisitamente amministrativo.
Nei giorni scorsi sono stati recapitati i primi quattro avvisi di garanzia a personaggi in vista della recente vicenda amministrativa.
nella foto Franco Mormina, ritenuto il leader dell’organizzazione criminosa