Modica è stata, stamani, una tappa del pellegrinaggio attraverso la Sicilia di Biagio Conte, il missionario laico palermitano che ha fondato alcune comunità, chiamate “missioni”, per il soccorso ai bisognosi.
Con una croce in spalla e accompagnato da un confratello, che condivide con lui i disagi di un viaggio a piedi per l’Isola, dopo aver toccato Pozzallo, porta del Mediterraneo, è arrivato a Modica e ha cominciato a visitare alcune chiese, a partire dalla Madonna delle Grazie.
A San Giorgio ha incontrato padre Giovanni Stracquadanio, lodando la bellezza della chiesa che non conosceva e si è soffermato a lungo davanti alla statua del Santo Cavaliere, che una recente opera di ripulitura ha restituito all’antico splendore e davanti all’altare dell’Immacolata di cui è devotissimo.
“Modica è una città molto religiosa” – ha detto – “lo testimoniano queste numerose e belle chiese e sono modicani i boy scout che, a Palermo, mi hanno aiutato molto nelle mie missioni”.
E’ senza dubbio un gran personaggio, dal quale emana un senso di serenità, dolcezza e spiritualità.
Dopo essersi lamentato solo del gran caldo lungo la strada, ci ha abbracciato e benedetto tutti ed ha proseguito il suo pellegrinaggio alla volta di Scicli, poi verso Donnalucata, Santa Croce Camerina “per pregare sulla tomba di quella povera vittima innocente” e, infine, verso Gela.