Conferenza stampa a pochi passi dalla spiaggia, questa mattina, nei pressi di c.da Randello, dove i rappresentanti del Laboratorio politico culturale 2.0 e dell’Associazione Passo Marinaro hanno illustrato ai giornalisti la grave situazione in essere in quella zona.
“Abbiamo voluto farvi vedere quello che doveva diventare un villaggio vacanze – ha raccontato il consigliere comunale di Ragusa Sonia Migliore, esponente del Lab 2.0 –
e invece è un vero e proprio villaggio di ruderi, un villaggio fantasma che è nelle stesse condizioni da circa trent’anni e da occasione di sviluppo economico per il nostro territorio quale voleva essere si è tramutato in un ecomostro”.
“Anche se ogni centimetro quadrato di cemento, qui, è dotato delle necessarie concessioni – ha aggiunto – la condizione attuale è inaccettabile. Facendoci portavoce dell’Associazione Passo Marinaro e di tanti altri cittadini, abbiamo deciso di lanciare una sfida all’amministrazione Piccitto presentando un atto di indirizzo perché vorremmo che il sindaco si impegnasse ad emettere una diffida ad adempiere nei confronti della società proprietaria di queste ‘macerie’. Nel caso in cui la società non fosse in grado di procedere con i lavori per realizzare ciò che intendeva fare trent’anni fa, chiediamo al primo cittadino di emettere un’ordinanza di demolizione in danno per bonificare la zona, dato che c’è pericolo per l’incolumità pubblica, impegnando somme provenienti dalle royalties per creare un enorme polmone verde a disposizione dei cittadini e dei turisti”.
“L’amministrazione pentastellata di Ragusa – ha concluso – ha l’occasione di passare alla storia per la restituzione di quest’area alla collettività, sia che venga realizzata la struttura turistica sia che la si demolisca, perché è impensabile che a pochi passi dal mare possa restare un’incompiuta che non solo deturpa il territorio, ma mette in pericolo i cittadini”.
“Piuttosto che concentrarsi sugli spettacolini estivi – ha dichiarato invece il consigliere Manuela Nicita (Lab 2.0) – l’amministrazione comunale dovrebbe comprendere che i turisti li si attira con un’oculata gestione del patrimonio naturalistico della nostra città. L’opportunità che si presenta consentirebbe di creare sviluppo in entrambi i casi, sia che il villaggio turistico venga effettivamente realizzato sia che venga raso al suolo. Una cosa è certa: qui è tutto fermo da troppi anni e l’amministrazione che si vanta di rappresentare il cambiamento ha l’effettiva possibilità di cambiare qualcosa in meglio. Lo faccia!”.
“E’ finito il tempo in cui si restava con gli occhi chiusi – ha chiuso la conferenza stampa il presidente del Lab 2.0 Claudio Castilletti – un tale spreco di territorio non può restare nascosto e confidiamo nella volontà dell’amministrazione comunale di voler davvero cambiare le cose. Speriamo, infatti, che non vi siano motivi di contrapposizioni preconcette su questo argomento, ma anzi che dalla maggioranza si voglia cogliere l’occasione per dare una risposta ai cittadini che chiedono a gran voce di risolvere il problema. Da parte nostra, ovviamente, l’impegno a non fermarci qui e di stare comunque a fianco dell’Associazione Passo Marinaro perché si possa trasformare in qualcosa di buono quel che oggi è uno scempio innegabile”.