Non solo chiusura con i giornalisti, o meglio col giornalista, nella fattispecie, il sottoscritto, che aveva avuto l’educazione di andare ad una conferenza stampa convocata da Aricò, e la pazienza di attendere i “comodi” del direttore generale dell’Asp che poi ha disdetto all’uopo l’incontro(senza nemmeno il buon senso di salutare), ora anche i sindacati e all’unisono si scagliano contro il Maurizio Aricò. Cgil, Cisl, Uil, FSI, Nursind, Fials, Ugl provinciali ed Rsu aziendali escono allo scoperto,
“smscherando” il silenzio dell’azienda sanitaria ragusana e i molteplici problemi che attanagliano la sanità iblea (migrazione di pazienti verso altre aziende sanitarie), riorganizzazione dei servizi (vedi atto aziendale e dotazione organica). “Nonostante i vari e ripetuti documenti di disponibilità e di apertura nei confronti dei vertici aziendali ad intraprendere relazioni sindacali, atte ad affrontare le criticità aziendali, sia in merito all’erogazione dei servizi all’utenza, sia alle risposte da dare ai lavoratori su tutte le vertenze aperte, oggi possono constatare solo ed esclusivamente “Silenzio”.
I confronti precedenti, hanno prodotto solo atti, avvisi e delibere unilaterali, ove l avevamo più volte manifestato perplessità e dubbi, ma i vertici, hanno deciso in modo univoco di pubblicare il tutto, tralasciando il confronto/concertazione con le organizzazioni sindacali in in spregio alla normativa vigente e ai CC.NN.LL.”. Questa metodologia non è condivisa e non può essere accettata dai sindacati perché questo sistema snatura la funzione e il ruolo del sindacale. Forse è un obiettivo dei vertici aziendali?
Considerato la totale chiusura manifestata dalla Direzione Strategica Aziendale, le Organizzazioni sindacali di categoria hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto, e si riservano ogni azione consequenziale. Dell’incresciosa situazione sono stati informati, tra gli altri, l’ Assessore Regionale alla Sanità, il Presidente della VI Commissione Sanità Regione Sicilia, e il Prefetto di Ragusa.