Forza Nuova fa sentire la sua voce a Pozzallo, striscioni contro l’arrivo degli immigrati e contro la manifestazione del 1° maggio

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Alle porte del Primo maggio, con l’arrivo della Camusso e delle delegazioni per sostenere la questione dell’accoglienza degli immigrati, in città il clima diventa sempre più caldo e già Forza Nuova fa sentire la sua voce. Dopo la protesta pacifica messa in atto qualche anno fa, ora torna a far sentire il suo peso e a contrastare alcune scelte. Da qualche giorno infatti erano comparsi, su due ponti della città con strade molto trafficate, due striscioni per protestare contro l’arrivo degli immigrati e contro la manifestazione in sé.

Per Forza Nuova la manifestazione non sarebbe dedicata al lavoro, ma ad una tematica diversa che di certo però con il lavoro ha a che fare. Una protesta che arriva in un particolare momento delicato, che conta centinaia di morti e dispersi nel Mediterraneo in seguito a continue traversate in cerca di fortuna in Europa. Gli striscioni sono durati però solo alcune ore, perché qualcuno a gran voce avrebbe chiesto all’amministrazione comunale di intervenire e di togliere le scritte. In uno di essi, all’altezza dell’uscita da Pozzallo verso Ispica compariva lo slogan “Migrante coccolato, lavoratore dimenticato”. A togliere gli striscioni dai ponti i vigili urbani e i volontari della protezione civile, sollecitati dall’amministrazione comunale. Ma l’impressione è che ciò sia solo l’inizio della protesta, mentre in città sono in tanti ad essere scontenti dell’arrivo della Camusso. Non si tratterebbe della solita giornata dedicata alla musica. Di sicuro una presenza molto importante che tuttavia sancirebbe però l’idea diffusa che la città è strettamente legata agli immigrati. Un’idea che di certo non è stata da sprone per lo sviluppo turistico nell’ultimo anno e nella trascorsa stagione estiva, e così al di là della bandiera blu la promozione delle spiagge sembra passata in secondo piano rispetto all’idea di una città conosciuta sempre più per l’arrivo di migranti. Un’idea che purtroppo, pur non corrispondente al vero, cozza con la volontà di sviluppo turistico e di prenotazioni turistiche.

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