L’ecosezione Cava Ispica del Movimento Azzurro organizza giornata dedicata alla valorizzazione del territorio

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L’ecosezione Cava Ispica del Movimento Azzurro organizza per sabato 25 Aprile una giornata dedicata alla valorizzazione del nostro territorio. Poiché solo prendendo coscienza di possedere un patrimonio culturale da salvaguardare e tramandare, la società acquista consistenza e si può iniziare a programmare il futuro. Essere presenti in un’iniziativa simile significa soprattutto amare la propria città, essere protagonisti di un progetto che servirà a rilanciare il turismo sul territorio, valorizzando ciò che il territorio offre.

La giornata, che inizia con una visita al quartiere Cartellone, con partenza alle ore 9:30 da Corso Umberto nei pressi del Duomo di San Pietro, dà la possibilità di conoscere una porzione della storia di Modica, dalla coabitazione con la comunità ebraica, alle chiese del SS. Salvatore e di S. Anna, ai numerosi magazzini settecenteschi che erano, come scriveva Belgiorno, “pieni di carrube trasportate dai muli in sacchi di iuta. Ed era per questo motivo che le scale odoravano di un profumo zuccherino…”
“Il percorso – spiega Daniela Boscarino – offre poi la possibilità di osservare dall’alto la città nella sua maestosa bellezza, fino a finire poi dentro il parco di san Giuseppe ‘u Timpuni. Sentiremo le storie e le leggende legate alla chiesa rupestre di San Giuseppe. Poi, nel parco, a pranzo, si potrà consumare una colazione a sacco o approfittare di una grigliata preparata dai soci del Movimento per trascorrere insieme gioiosamente il resto della giornata, che sarà animata da I Masci in Folk, i Bardi di Sadirvan, le ragazze di Curves, le poesie di Paolo Portogallo, i racconti di “truvaturi” di Peppe Casa, oltre a tanti altri artisti e giovani talenti che esporranno le loro opere: quadri, foto, sculture e così via.
Tutto per provare, per qualche ora, la stessa placida inconsapevolezza del sole che come diceva Bufalino“… il sole …non s’è mai accorto di niente, non sa d’invasioni, grandini, mafie”.

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