Volevano il bancomat dell’ospedale di Ibla. Vittoriesi patteggiano

Tribunale

Stavano asportando il bancomat dall’Ospedale Paternò Arezzo di Ragusa Ibla ma erano stati arrestati. Ora sono stati condannati i due vittoriesi Giovanni Guercio, 28enne, e Lorenzo Gulino, 33 anni. Il primo, rimesso in libertà dopo la convalida con obbligo di firma, difeso dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, ha patteggiato davanti al giudice monocratico di Ragusa,  Eleonora Schininà, un anno e due mesi di reclusione,

con la semilibertà poiché ha in corso un’altra condanna a un anno. Gulino, che è originario di Comiso, difeso dall’avvocato Santino Garufi, ha patteggiato otto mesi, pena sospesa. Erano stati bloccati lo scorso mese di gennaio, intorno all’una e trenta, allorquando la vigilanza della Banca Agricola Popolare di Ragusa aveva segnalato l’allarme per la manomissione dell’apparecchio bancomat allocato presso la struttura ospedaliera “Maria Paternò Arezzo”.
Immediatamente intervenuta la polizia che aveva trovato, nell’androne del nosocomio i due uomini intenti ad armeggiare con attrezzi tentando di sradicare il bancomat dai supporti metallici coi quali era assicurato al suolo. Alla vista dei poliziotti i due avevano tentato di fuggire. Guercio era stato raggiunto ed immobilizzato mentre tentava di salire a bordo di una Fiat Punto parcheggiata nelle immediate vicinanze. Lorenzo Gulino, dopo un frenetico inseguimento, si era dileguato buttandosi nel terrapieno della vicina via Risorgimento dove poco dopo veniva bloccato da un’altra pattuglia nascosto tra i massi . A causa della rovinosa caduta, aveva riportato gravi lesioni agli arti inferiori (rottura rotula sinistra e ferite lacero contuse alla gamba destra .

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