“Una decisione dolorosa. Che amareggia. A maggior ragione dopo tutto quello che è stato fatto in questi anni”. Così si esprime il parlamentare regionale Orazio Ragusa che ritiene il provvedimento per certi versi, inevitabile, sSoprattutto dopo le procedure attivate. “Lo dico da sciclitano, da componente di una realtà sociale che, in questi anni, ha sempre cercato di recuperare il gap di un passato non facile, per meritare, in tutti i sensi, l’appellativo del Vittorini che l’ha celebrata come la più bella città del mondo”.
Sono le prime dichiarazioni dell’on. Orazio Ragusa dopo avere appreso della decisione del Consiglio dei ministri che ha sciolto il Consiglio comunale e gli organismi politici di amministrazione della città per infiltrazioni mafiose. “Guardando all’aspetto meramente politico – continua il parlamentare all’Ars – vale la pena di ricordare che, già da mesi, ci aspettavamo atteggiamenti più umili e rispettosi delle istituzioni davanti a certi fatti, prefigurando quello che, purtroppo, sarebbe stato un percorso ineluttabile. E quanto accaduto, ahimè, ci ha dato ragione. Adesso, però, non serve a nulla scambiare accuse a destra e a manca. La magistratura sta facendo il proprio corso. E accerterà le eventuali responsabilità. Il recupero della dimensione amministrativa della città ne compirà un altro. E, purtroppo, sono previsti tempi lunghi. Dobbiamo cercare di utilizzare questo periodo per creare quelle occasioni di riscatto sociale e politico che, oggi, devono necessariamente intravedersi all’orizzonte per sperare in un domani più luminoso”.
Com’ è potuto accadere che una comunità segnata da una storia di lavoro, di sacrificio, di impegno culturale e di tradizione democratica sia stata sfregiata da una rappresentazione di delinquenza organizzata al punto da meritare un tale provvedimento? Se lo chiede il gruppo “Petizione per la Città di Scicli”, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale deciso dal Consiglio dei Ministri, ieri.
“La Città, la sua componente socialmente attenta e attiva, s’interroghi. E interroghi chi ne ha la rappresentanza e agisce ai livelli politici e istituzionali”.