Acate, carabinieri denunciano altri 25 genitori che non mandavano i figli a scuola

carabinieri acate

Troppe assenze, davvero molte in un anno scolastico. Un fenomeno notato dapprima dalla scuola e poi, considerato che proseguiva nel tempo, ha messo in allarme i Carabinieri della Stazione di Acate, già da tempo impegnate ad arginare anche il drammatico problema della dispersione scolastica, nell’ambito dei mirati servizi predisposti in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria.

In questi giorni l’attività svolta dai militari nel delicato settore, in collaborazione con dirigenti scolastici e professori, soprattutto quando il fenomeno riguarda alunni delle scuole dell’obbligo, ha portato ad indagare ben 25 genitori di 16 alunni minori di età compresa tra i 7 e i 16 anni che, dall’inizio dell’anno scolastico, solo sporadicamente si sarebbero visti seduti tra i banchi, per poi gradualmente assentarsi costantemente. In un primo momento la cosa è passata in sordina, ma quando le assenze sono diventate davvero troppe, sono entrati in azione i militari dell’Arma i quali, al termine di una prima fase dell’attività investigativa, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria iblea, per inosservanza dell’obbligo di garantire l’istruzione ai figli minori,  D. P. A. e P. M.,  di origini vittoriesi, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia DI 13 anni;  D. N. A. e D. G., di origini acatesi, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia di 15 anni;  D. M.  e D. N.,  di origini rumene, esercenti la potestà genitoriale nei confronti dei figli di 15 e 9 anni;  E. H. M. e B. K., di origini marocchine, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia di 16 anni;  F. I. M. e e F. E. F., di origini rumene, esercenti la potestà genitoriale nei confronti del figlio di 9 anni;  F. O. C.,  e F. F., di origini rumene, esercenti la potestà genitoriale nei confronti dei figli di 13 e 7 anni;  G. T.,  e G. A., di origini rumene, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia 14enne;  G. G.,   e L. V., di origini vittoriesi, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia 12enne;  I. F.,  e I. M., di origini rumene, esercenti la potestà genitoriale nei confronti dei figli di 16 e 7 anni;  P. R.  e S. E.,  di origini vittoriesi, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia 16enne;  S. G. e S. F.,  di origini vittoriesi, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia 15enne;  Z. A. e  B. C. A.,  di origini vittoriesi, esercenti la potestà genitoriale nei confronti della figlia 12enne;  V. F. V. e V. C. V., di origini rumene, esercenti la potestà genitoriale nei confronti del figlio di 8 anni.
Un obbligo in molti casi disatteso, soprattutto per la superficialità con cui viene ancora considerata la formazione scolastica. L’attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica non è conclusa. Le indagini, infatti, vanno avanti e, per i prossimi giorni non si escludono ulteriori sviluppi. Si sta, in particolare, cercando di fare luce anche sulle motivazioni che hanno indotto questi giovanissimi studenti a non frequentare più la scuola: una particolare attenzione che l’Arma, impegnata su tutto il territorio, dedica con una costante opera di controllo dentro e fuori le scuole al fine di prevenire l’insorgenza di devianze minorili.

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