Ragusa. Dipendenti dell’ex Koala Maxi assolti. La Prefettura condannata alla rifusione delle spese

savarese

Con tre sentenze, rispettivamente del 9 e 30 aprile, il Giudice di Pace di Ragusa ha annullato le ordinanze della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa con le quali era stato ingiunto ai M.P. e P.C., dipendenti della discoteca Koala Maxi, di pagare la complessiva somma di 5030,76 euro.
I fatti risalgono all’ estate del 2012, quando il noto locale della frazione balneare era stato sottoposto a controlli amministrativi da parte della Polizia di Stato. Gli accertatori sostenevano di aver riscontrato che M.P. e P.C. svolgevano attività non autorizzata di addetti alla sicurezza. Da ciò erano scaturite le sanzioni prefettizie. Nel procedimento davanti al Giudice di Pace di Ragusa, in cui sono stati difesi dall’ Avvocato Michele Savarese, i due dipendenti sono stati riconosciuti del tutto estranei alle attività ad essi contestati. Determinante è stata la testimonianza di S.A. dipendente della Siae. La Prefettura di Ragusa, costituitasi in giudizio è stata condannata alle rifusione delle spese processuali.
“Trovo singolare il fatto – commenta l’avvocato Savaerese – che i miei assistiti siano stati accusati di svolgere abusivamente attività di addetti alla sicurezza nonostante gli stessi agenti accertatori avevano affermato nella relazione di servizio che l’ attività riscontrata riguardava il controllo biglietti delle persone che entravano o uscivano”.

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