Presentato il progetto del nuovo Pronto Soccorso di Modica

ospedale maggiore

Presentato questa mattina, in una riunione plenaria nella sala “Giovanni Falcone” del P.O. di Modica il nuovo progetto del Pronto Soccorso dell’ospedale “Maggiore”.
Il direttore generale, Maurizio Aricò, accompagnato dal direttore sanitario, Giuseppe Drago e dal direttore amministrativo, Elvira Amata, ha presentato il nuovo progetto del pronto Soccorso. Presente anche Piero Bonomo, direttore sanitario del presidio, e molti operatori del nosocomio.

Le opere costeranno oltre 800 mila euro. Sarà un pronto soccorso di forte impatto ambientale e tecnologicamente avanzato. E’ stato il capo dell’Ufficio, l’ingegnere Lorenzo Aprile, che ha avuto una parte importante nell’iter, a spiegare i contesti per la ristrutturazione ed adeguamento dell’Unità Operativa che rimarrà, comunque, nella stessa area. “La maggior parte della gente che arriva nel nosocomio– ha sottolineato Arico’ – viene a contatto col pronto soccorso ed è da li ci giudica. Abbiamo deciso di presentare il progetto anche ai dipendenti perché non è giusto che chi lavora in questa struttura lo debba apprendere le novità dai giornali”. La ristrutturazione sarà possibile con circa 535 mila euro di fondi aziendali e con 295 mila euro che l’ente sanitario ha incassato da crediti vantati col Comune di Modica per la locazione dell’ex Ospedale San Martino. “Abbiamo studiato per redigere il progetto – ha spiegato Aprile – i problemi di percorrenza e degli spazi. Abbiamo ripreso lo stesso sito, revisionando proprio gli spazi. Abbiamo pensato ad una “finta” quinta per definire la camera calda, dove sono posti in attesa gli utenti. Previste percorrenze per deambulanti e personale interno, mentre l’area triage diventa il fulcro del Pronto Soccorso. Ci saranno, quindi, le sale per medico di guardia, per l’emergenza e la sala chirurgica, tutte adiacenti e anche la zona del telecomandato. E’ stato previsto un filtro tra pronto soccorso e presidio ospedaliero”. Le ambulanze accederanno direttamente in un tunnel collegato con un’area dello stesso pronto soccorso che consentirà ai trasportati di trovarsi direttamente nell’area calda dell’Unità Operativa(oggi lo “scarico” avviene all’esterno. Per giugno il progetto sarà chiuso. I tempi? “In un anno – assicura Lorenzo Aprile – tutto sarà definito”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa