Modica, spese comunali. I revisori esprimono tre giudizi negativi sull’attività del sindaco

ivana castello

Tre giudizi negativi dei revisori dei conti sull’attività amministrativa del Comune di Modica. Riguardano in particolare l’acquisto di un’auto, la partecipazione del Comune all’Expo e l’erogazione di 20 mila euro ad alcune emittenti locali.
La prima riguarda l’acquisto dell’auto di cui l’opposizione si è occupata due o tre settimane fa. “Fui io stessa ad allertare il Collegio dei revisori e la Segretaria generale

– rileva il consigliere comunale del Pd, Ivana Castello -. Si tratta di una Lancia Delta vecchia di quattro anni e mezzo, per trasportare, così si disse formalmente, persone disabili. Per i revisori è stata compiuta un’irregolarità contabile con conseguente danno erariale, violazione di legge e responsabilità personale della posizione organizzativa che ha assunto il provvedimento. A carico di costui scatta anche l’illecito disciplinare”.

La seconda: l’Amministrazione ha deliberato di dare ad alcune televisioni locale la somma di 20.000 euro per diffondere notizie e comunicati sull’attività comunale. I revisori ritengono che erogare tale somma costituisca un illecito. “Anche in questo caso il Collegio – aggiunge Castello – ravvisa la violazione di legge, l’irregolarità contabile, l’illecito disciplinare, la responsabilità per danno erariale. Io aggiungerei anche l’eccesso di potere”.

La terza lettera, infine, riguarda alcune “spesucce” compiute dal Sindaco per la partecipazione all’Expo di Milano. Si tratta di 183.000 euro che non potevano essere impegnate.
“Il sin-daco si rende conto o no che la gente versa in stato di abbandono, preda di una crisi determinata dal suo stesso modo di far politica? Si rende conto che un comune delicato come Modica va governato nel rispetto delle leggi di contabilità, perché solo le leggi(e nemmeno tutte) possono costituire un baluardo contro la crisi e l’incoscienza dell’ultimo arrivato? L’amministratore di un comune, ma qualunque amministratore del bene pubblico, deve governare rispettando le leggi e senza mai cedere alla tentazione di poter fare tutto. Risponda, oggi, egli, il sindaco, a questa domanda: ritiene che sia nella legalità colui che omette, deliberatamente, di rispet-tare le leggi? Ritiene che sia degno di governare colui che induce gli impiegati, magari con un filo di prepotenza, o intimidendoli attraverso l’uso dell’autorità, ad eludere le leggi”?

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