Dal 29 al 30 maggio storici e scienziati sociali provenienti da tutta l’Italia si daranno appuntamento a Catania e a Modica per un importante convegno nazionale di studi dal titolo “Nuovi percorsi per la storia orale e le fonti orali: la ricerca in Sicilia”. Il convegno è promosso e organizzato dall’Associazione italiana di Storia orale (AISO) con il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania e la Fondazione “Giovan Pietro Grimaldi” di Modica.
Le giornate di studio avranno come scopo quello di mostrare i risultati delle ricerche e dei più importanti progetti di storia orale condotti in Sicilia, Sardegna e nell’Italia meridionale.
La manifestazione sarà articolata in due dense sessioni di studi, alle quali prenderanno parte come relatori il presidente dell’AISO Giovanni Contini e alcuni tra i maggiori studiosi italiani di Storia orale.
La prima si svolgerà a Catania nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali (Palazzo Pedagaggi, Via Vittorio Emanuele II, 49) venerdì 29 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. La sessione mattutina verterà sull’uso e la metodologia delle fonti orali nelle scienze sociali; quella pomeridiana sulle ricerche di Storia orale condotte presso l’Università di Catania.
La seconda giornata di studi si terrà a Modica a Palazzo Grimaldi (Corso Umberto I, 106) sabato 30 maggio dalle 9.30 alle 13 e dalle 17 alle 20. Le relazioni forniranno un panorama sulle ricerche di Storia orale in Sicilia e in particolare nell’area sud-orientale, focalizzandosi sui temi della deindustralizzazione e delle trasformazioni urbane, sulle catastrofi ma anche sulle vicende politiche e sulle memorie degli imprenditori locali.
“Si tratta di un importante appuntamento culturale e scientifico – ha dichiarato il professore Giuseppe Barone, direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali e presidente della Fondazione Grimaldi – che vedrà la presenza anche a Modica di qualificati studiosi, con l’obiettivo di fare il punto sulle metodologie e sui risultati di ricerca conseguiti da una disciplina ancora giovane ma già affermata come la Storia orale “.
Diffusasi in Italia fin dagli anni Settanta del Novecento, la Storia orale utilizza in modo sistematico e scientifico le fonti orali (interviste, testimonianze, storie di vita) per studiare aspetti e ambiti tradizionalmente esclusi dalla narrazione storica, quali la vita quotidiana, le classi subalterne, le mentalità e le memorie collettive, in un fecondo e stimolante confronto con gli strumenti della sociologia, dell’etnologia, dell’antropologia e degli studi sul folclore.