Modica, frode. L’ex gestore del servizio di igiene ambientale assolto in Appello

compattatore

La Corte d’Appello di Catania ha assolto perché il fatto non sussiste l’imprenditore Giuseppe Busso, 48 anni, arrestato nel 2008 a Modica che nel giugno 2011 era stato condannato dal gup dei Modica, Patricia Di Marco a tre anni e quattro mesi. In particolare l’assoluzione riguarda due casi di frode in pubblica fornitura e quattro per perculato previa qualificazione del reato in abuso d’ufficio(per questo aspetto l’assoluzione è stata “per non avere commesso il fatto).

L’imprenditore di Giarratana era coinvolto nell’operazione “Trash”. All’epoca gestiva il servizio di igiene ambientale a Modica con la società Ati Busso. Era stato assolto, comunque, assolto, in primo grado, dal reato di peculato per una somma extra ricevuta dal Comune per l’operazione di spazzamento straordinario delle strade dopo Eurochocolate e per un episodio di abuso d’ufficio per la presunta mancanza di requisiti dell’azienda per potersi assicurare l’appalto del servizio di gestione dei rifiuti. I primi di luglio del 2008, cinquanta militari eseguirono oltre venti perquisizioni domiciliari e personali tra le province di Ragusa e Catania, volte a reperire eventuali altre fonti di prova utili alle indagini. Secondo la Procura, gli imprenditori avrebbero falsamente dichiarato di essere in possesso dei requisiti previsti per la partecipazione alla gara ed il successivo espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei Rsu del Comune di Modica, per gli anni 2007-2008, avrebbero utilizzato, nell’esecuzione dell’appalto, mezzi diversi ed in misura inferiore da quelli pattuiti nonché personale in quantità numericamente inferiore e con qualifiche differenti, ed inferiori, al pattuito, così ingiustamente lucrando circa 760 mila euro oltre il prezzo dell’appalto, già ritenuto non congruo. In Appello è stata anche revocata la condanna accessoria, sempre di primo grado, dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.

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