INAUGURATA STAMANI LA NUOVA SEDE DEL COLLEGIO PROVINCIALE IPASVI DI RAGUSA ALLA CERIMONIA ANCHE I SINDACI DI RAGUSA PICCITTO E DI CHIARAMONTE FORNARO

Inaugurazione Ipasvi il taglio del nastro

Una cerimonia semplice ma ricca di significato. E’ quella che ha caratterizzato, stamattina, l’inaugurazione dei nuovi locali del collegio provinciale Ipasvi (Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia) in via dei Frassini 5 a Ragusa. A tagliare il nastro il presidente Gaetano Monsù alla presenza del vice Vincenzo Iacono, del segretario Luigi Di Marco e del tesoriere Giuseppe Occhipinti, quest’ultimo presente anche nella veste di segretario nazionale Cives. Qualificato il parterre delle presenze. Non hanno voluto mancare, infatti, i sindaci di Ragusa e Chiaramonte, rispettivamente Federico Piccitto e Vito Fornaro. C’erano anche il presidente dell’associazione Ama, Salvatore Meli, il presidente del collegio provinciale Tsrm, Duilio Assennato, il segretario aziendale Nursind, Giuseppe Savasta, il presidente del collegio delle ostetriche, Salvatore Scribano, Francesca Novello, segreteria aziendale Uil, Antonio Sidoti, Rsu Cgil, e Biagio Turtula del training site Simeu-American heart association di Comiso. A benedire i nuovi e più accoglienti locali il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, che ha anche letto la preghiera dell’infermiere, chiarendo che “il dovere di assistere gli ammalati è non solo con le mani ma anche con il cuore”. Il presidente Monsù ha sottolineato che con la sede di via dei Frassini potrà essere avviato un percorso nuovo per il collegio “non dimenticando – ha aggiunto – che l’albo che noi deteniamo assume ancora più valore intanto per il fatto che il punto di riferimento è il rispetto verso l’utente-cittadino. Quest’ultimo, anzi, può accedervi per ottenere un’assistenza con tutte le carte in regola. Oggi, purtroppo, in molti si improvvisano a portare avanti la professione senza avere alcun titolo. L’Ipasvi è l’unico ente in Italia a potere certificare e a garantire che il professionista che sta assistendo un utente è un infermiere. L’albo e il collegio esistono, quindi, prima di ogni cosa per garantire il cittadino – ha proseguito Monsù – e poi per fare rispettare la professione infermieristica sul piano deontologico, di competenza e di ruolo. Al nostro iscritto, ovviamente, la massima assistenza in caso di eventuale demansionamento del proprio ruolo e delle proprie competenze. Oltre al fatto che l’Ipasvi, in questo particolare periodo storico, sta fornendo molte indicazioni sugli sbocchi lavorativi anche all’estero per i quali occorrono certificazioni che solo il nostro collegio è abilitato a fornire”. Nella fase finale della cerimonia di questa mattina, l’immancabile bouffet con una torta recante il logo del collegio.

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