RAGUSA. L’AREA PER LO SGAMBETTAMENTO DEI CANI NELLO STADIO EX ENAL LAPORTA: “SCELTA INFELICE. PROBLEMATICA LA CONVIVENZA CON LE SOCIETA’ CHE SI OCCUPANO DI CALCIO SOPRATTUTTO GIOVANILE”

La zona in cui sorgerà l'area di sgambettamento

“L’Amministrazione comunale di Ragusa ha deciso di destinare un’area per lo sgambettamento dei cani, si chiama così, all’interno dello stadio cittadino “Gianni Biazzo” di via Archimede da tutti conosciuto come ex Enal. Ora, ritenendo che l’idea sia senz’altro valida, mi chiedo cosa c’entri individuare un’area del genere nel contesto di un impianto sportivo dove solitamente si allenano giovani atleti a tutte le ore del giorno. La convivenza rischia di diventare infelice”. E’ il contenuto della questione sollevata dal consigliere comunale Angelo Laporta, che ha già fatto presente il problema in aula, dopo avere ricevuto in proposito le numerose segnalazioni di perplessità provenienti da alcune delle società operanti all’interno della struttura. “L’area di cui stiamo parlando – afferma Laporta – sorgerà proprio alle spalle di una delle due porte da calcio della struttura, la zona che guarda verso via Padre Anselmo. Lo spazio è abbastanza ampio ma è assolutamente contiguo al rettangolo di gioco, nonostante le recinzioni. Ecco perché ci si chiede in che modo si intenda gestire questa situazione perlomeno anomala. Non dimentichiamo che ogni giorno sono numerosi i piccoli che svolgono le attività della scuola calcio all’interno dell’ex Enal e quindi non si comprende come questa realtà possa convivere con quella dello sgambettamento dei cani. Per forza di cose, rischiano di andare a cozzare. Con tutte le zone della città che si potevano destinare ad una struttura del genere per i nostri amici a quattro zampe, vorremmo capire a chi è venuta questa brillante idea di ritagliare uno spazio all’interno dello stadietto. Mi pare che si tratti di una operazione senza capo né coda”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa