Quindici anni e 10 mesi di carcere per l’omicida di Salvatore Di Grandi, il 66enne ragusano, ucciso il 18 ottobre 2013. E’ la sentenza emessa Giudice per le Udienze Preliminari di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, nei confronti di Gianni Caruso, 38 anni, che aveva poi dichiarato di essersi vendicato per l’onta subita in un locale pubblico tre anni prima.
Di Grandi si sarebbe tolto, infatti, una scarpa e l’aveva posata sul bancone vicino al bicchiere di Caruso, sbeffeggiandolo. Il giudice, che ha escluso l’aggravante della premeditazione. lo ha condannato, col rito abbreviato, anche a 1800 euro di multa, al pagamento di una provvisionale di 90 mila euro in favore delle parti civili, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla pena accessoria della misura di sicurezza per tre anni dopo avere scontato la pena principale. Il pubblico ministero, Alessia La Placa, aveva chiesto 18 anni e quattro mesi di reclusione. Gianni Caruso, dal sedile posteriore dell’auto guidata dalla vittima aveva sparato tre colpi di pistola calibro 6,35, uno dei quali in piena fronte e gli altri alla nuca. Un altro uomo, Alfredo Scatà, 46 anni, che si trovava sul sedile lato passeggero della Fiat Punto condotta dalla Di Grandi, era stato accusato di concorso in omicidio volontario.