Arte e cultura tra Musei & Territorio. Rassegna culturale di IngegniCultura al Museo “T.Campailla” di Modica Bassa, e al Museo diffuso “Mùrika, racconti di pietra” a Modica Alta

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Con l’approssimarsi della bella stagione prende avvio, con i primi appuntamenti, l’annuale rassegna culturale di IngegniCultura “Arte e cultura tra Musei & Territorio” edizione 2015, avente come fulcro già dalla prima edizione del 2011 il Museo “Tommaso Campailla” di Modica, sito culturale di grande fascino, in pieno centro storico nell’antico quartiere Casale.
Quest’anno l’intera proposta, supportata da SI-Moutique, si arricchisce del contributo del Museo Diffuso “Mùrika, racconti di pietra”, allocato presso le Case degli Avi, centro polifunzionale a pochi passi dal quattrocentesco Convento di Santa Maria del Gesù e dalla Chiesa di Sant’Antonio da Padova ,con l’ipogeo e l’altare sottostante, strutture che testimoniano con le loro tracce del passato, l’antichità del luoghi.
Gli eventi avranno come sede di svolgimento il Museo “Tommaso Campailla”a Modica bassa, antico stabile del XVI secolo edificato per accogliere il primo ospedale della città, il “Santa Maria della Pietà”, poi divenuto Sifilicomio Campailla ed il Museo Diffuso “Mùrika, racconti di pietra” a Modica Alta realtà che consente di vivere e sentire il profumo del passato in un sito ove si è curata la conservazione etnografica dell’antico abitare ed il recupero e la valorizzazione dell’identità dei luoghi. Intorno ai siti museali insistono scenari urbani tra le improvvise folgorazioni monumentali in piazza Campailla e discorsive microstrutture architettoniche con cortili, fontane, stradine, giardini odorosi di gelsomini e di limoni nei pressi delle Case degli Avi.
La rassegna inizia con una due giorni , il 30 maggio,in piazza Campailla , location di un concerto di musica folk dell’area celtica e mediterranea con danze tipiche del Sud Italia de I 4Shannon ed il 31 maggio con una speciale visita del Museo Campailla ,avente come filo conduttore “L’Amore sacro e L’Amore profano”,un viaggio nel tempo e nello spazio all’interno di uno dei musei più suggestivi di Modica per scoprire e sollevare il velo di tabù e castità e meglio conoscere le radici storiche e antropologiche di un periodo passato, ma sempre attuale, caratterizzato dall’amore profano che ha marchiato il cuore di tante donne. Attraverso i canti,la musica e la recita dei testi a cura di Francesca Guccione e Ilenia Di Mauro, i visitatori faranno un tuffo nel passato.
Giorno 4 giugno, sempre nei locali del Museo Campailla, si inaugurerà il “Museoforum”, appuntamento settimanale, dedicato alla proiezione di capolavori assoluti di cinematografia muta, ove lo spettatore avrà la possibilità di osservare la pellicola accompagnata da una colonna sonora suonata dal vivo, come era prassi abituale dell’epoca, da Francesca Guccione voce e violino e da Gianni Amore, fisarmonica. Si inizia con “Tabù” di Friedrich Wilhelm Murnau(1931) .
A Modica Alta, presso Le Case degli Avi, nei locali del Museo diffuso “Mùrika, racconti di pietra” di Via Roma, in occasione di ALTarte 2015, e nell’ambito dei festeggiamenti di Sant’Antonio da Padova , il 6 giugno sarà inaugurata una mostra espositiva “Colori sulla storia. Plinca home in mostra”,un dialogo con realizzazioni creative fra vecchio e nuovo, antico e moderno, tradizione ed innovazione ,mentre domenica 7 giugno sarà tenuto un concerto di musica medioevale con danze e musiche dell’epoca.
Le ambientazioni degli eventi, mostra e concerto, saranno costituite dall’antica corte e dall’ancestrale casa grotta a tre livelli dell’antica fortificazione ove lo spettatore assisterà alle danze e alle musiche più famose dell’epoca medioevale, dal salterello alla tarantella con Francesca Guccione e Ilenia Di Mauro.
Ultimo appuntamento previsto in scaletta,a Modica Alta, il 7 agosto quando sarà inaugurata la mostra fotografica di Benedetto Macca “I carrubi secolari di Favarotta e Favarottella” con protagonista, la campagna modicana e la sua essenza arborea più rappresentativa ed identitaria, il carrubo. Seguiranno balli popolari della tradizione agricola locale.

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