Modica, ufficio turistico chiuso domenica. Cittadini Liberi: ”Cambia il Presidente del Consorzio Turistico, ma i problemi restano”

ufficio turistico

Domenica 24 maggio l’ufficio turistico del Comune di Modica era chiuso, sia in tarda mattinata che durante il pomeriggio, secondo le molteplici segnalazioni giunte al comitato Cittadini Liberi di Modica. C’erano centinaia di turisti in giro per il centro città, molti in cerca di informazioni, ma l’ufficio turistico era chiuso. “Per fortuna i gestori dei locali sono gentili e disponibili” – dice un turista che lamenta la chiusura dell’ufficio turistico e che tentava di attingere ad informazioni in giro per la città. Cittadini Liberi lamenta la chiusura dell’ufficio turistico e la carenza di informazioni e indicazioni turistiche in città.

“Hanno trovato la soluzione per tenere aperte le chiese, – esordisce il coordinatore di Cittadini Liberi, Giorgio Iabichella, nella sua segnalazione – ma non si riesce a garantire i servizi ai cittadini. L’Amministrazione Abbate ha installato insegne che indicano il centro storico, con tanto di traduzione in inglese (Old Town) ma al centro storico l’accoglienza lascia a desiderare. Il Consorzio Turistico modicano che dovrebbe coadiuvare l’organizzazione dei servizi e la programmazione turistica della città, e che da poche settimane ha anche cambiato il Presidente, non riesce a concretizzare quanto proclamato in quasi due anni di vita. Tutto rimane come prima: Il problema delle guide turistiche abusive continua, i venditori ambulanti abusivi sono in continuo aumento. Il pulmino acquistato con tante polemiche (anche tra gli stessi soci del consorzio), non funziona. Qualche voce di popolo annuncia anche la prossima chiusura di “Casa Quasimodo”.

Il Sindaco Abbate garantiva, qualche mese fa, di “Offrire qualità e cortesia”. “Sarebbe cortese lasciare aperto tutti i giorni dell’anno l’ufficio turistico, magari affidandone la gestione a privati, se non si vuole intaccare l’orario di lavoro dei dipendenti comunali, già fin troppo oberati di lavoro straordinario.”

“A questo punto – conclude Iabichella con una provocazione – dobbiamo sperare che all’Expo 2015 non si pubblicizzi troppo Modica, altrimenti come accoglieremo i turisti?”

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