Ragusa. Marcia per la pace. Il 30 maggio “la città colora i suoi ponti”

marcia per la pace (34)

Presentata la Marcia per la pace “La città colora i suoi ponti”. L’evento si terrà sabato 30 maggio a partire dalle ore 9 con il raduno dei partecipanti a Ragusa in piazza San Giovanni. Promotore della marcia, inserita nelle attività del Festival delle Relazioni, è l’Istituto comprensivo Vann’Antò di Ragusa in collaborazione con la Fondazione San Giovanni Battista.

“La nostra scuola – afferma il dirigente scolastico Rosario Pitrolo – lavora dal 2000 per l’integrazione e lo sviluppo del tema della pace e del dialogo. Educare i ragazzi rappresenta il sistema più diretto per avviare una cultura in cui possano convivere le differenze. La scommessa di questa marcia è quella di coinvolgere anche le famiglie dei nostri studenti e le tante realtà che, a diverso titolo, si occupano di immigrazione. Siamo lieti che la Fondazione San Giovanni Battista abbia accolto l’invito di inserire questa marcia all’interno dell’ampio calendario del Festival delle Relazioni che si svolgerà a giugno”.
“L’appuntamento di sabato 30 maggio – aggiunge Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni battista – vuole essere un momento dallo sguardo lungo. Dinanzi ad un problema complesso dobbiamo tutti educarci al dialogo e alla pace. Questa è la sfida che affronta la nostra società oggi e che noi, anche attraverso le attività del Festival delle Relazioni, intendiamo promuovere. Non si tratta di inglobare il diverso né di calpestarlo. Occorre capire in che modo è possibile costruire insieme percorsi comuni coinvolgendo le famiglie e la cittadinanza. Mi auguro che questa iniziativa che nasce a Ragusa possa diventare una tradizione”.
Tra le associazioni che hanno aderito alla marcia per la pace ci sono la “Prometeo”, il “VoCri” e il laboratorio “Insieme in città”. Molte scuole hanno garantito la loro presenza.
“L’iniziativa di sabato – sottolinea Lisa Iudice, presidente di Prometeo – è importante perché ci vedrà tutti vicini, ragusani e stranieri”.
“Oggi – spiega il professore Salvatore Licitra del VoCri – il centro storico è diventato un buco nero in cui rischiano di abitare solo gli stranieri. È possibile vivere insieme a tante persone delle quali sconosciamo potenzialità e saperi? Credo che la scuola Vann’Antò e la Fondazione si siano poste questa domanda nel pensare alla marcia ed è perché condividiamo questo interrogativo che noi abbiamo aderito”.
“Partecipiamo alla marcia – aggiunge il preside Giorgio Flaccavento di Insieme in città – perché i conflitti nascono sempre dalla perdita del senso di comunità. L’iniziativa punta ad invertire questa rotta”.
Alla conferenza stampa ha preso parte la dottoressa Giovanna Criscione, direttrice dell’Ufficio scolastico provinciale. “Plaudo all’iniziativa – ha concluso – perché è proprio dell’istituzione scolastica il promuovere progetti e attività che possano migliorare il tessuto socio culturale di una città”.
Durante il percorso alcuni flash mob animeranno la marcia. In via Roma i partecipanti, con un gessetto colorato, lasceranno le impronte sul ponte. In piazza del Popolo ognuno scatterà una foto da condividere in rete. Lungo il Ponte Vecchio, verranno appesi alle ringhiere dei nastrini colorati. In chiusura, a piazza San Giovanni, 3 colpi di tamburo, un abbraccio, qualche secondo di silenzio ed un urlo finale di pace segneranno la fine della marcia.

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