La nomina del nuovo componente del comitato direttivo al Distretto turistico degli Iblei, Confcommercio protesta

sergio magro

“Non riusciamo, sinceramente, a comprendere le ragioni per cui la politica continui a giocare un ruolo pesante, e del tutto sgradito, nei confronti del mondo dell’imprenditoria. Continuiamo a registrare delle ingerenze che rischiano di mortificare le prospettive di rilancio di questa terra”. E’ duro il commento che arriva dal presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, dopo l’assemblea di ieri, tenutasi a palazzo della Provincia, in cui i soci del Distretto turistico degli iblei hanno eletto il quinto componente del comitato direttivo. “Da parte nostra – afferma Magro – c’era stata la proposta di un operatore turistico facente parte dei nostri quadri dirigenziali che, nel corso degli anni, ha maturato una esperienza di grande rilievo nel settore turistico. Quando sembrava che non ci dovesse essere opposizione a tal riguardo, ecco che i componenti dei Comuni chiedono una sospensione e fanno uscire dal cappello a cilindro la candidatura di un politico, su cui non abbiamo niente da ridire per quanto riguarda la persona, che risulta essere espressione, purtroppo, di un vecchio modo di intendere il sistema. Avendo più numeri con i propri rappresentanti, gli enti locali territoriali sono riusciti a fare passare questo nome concretizzando uno smacco nei confronti delle associazioni di categoria. Ora, fermo restando che in democrazia vince chi ha più voti, mi chiedo: ma che senso ha continuare ad arrovellarsi per cercare di lanciare un modo di agire diverso dal solito quando poi dai vecchi schemi non ci si riesce proprio a disancorare? Cosa vuol dire avere eletto un politico nel comitato direttivo piuttosto che un imprenditore del turismo quando stiamo facendo riferimento ad un’associazione il cui principale ruolo deve essere quello di creare le condizioni per favorire l’incoming sul nostro territorio? Sinceramente, questo modo di agire ci sfugge e le ripercussioni per la nostra area rischiano di essere molto pesanti. Ancora una volta ci scontriamo con un modus operandi che non permetterà mai alla provincia di Ragusa di compiere quel salto in avanti che tutti auspichiamo”. Il presidente Magro, inoltre, annuncia che, per avere contezza della perfetta corrispondenza delle procedure attuate, si riserva di chiedere l’accesso agli atti in maniera tale da verificare la regolarità delle stesse. “Ma queste sono questioni antipatiche – continua Magro – che lasciano il tempo che trovano. Quello che più dispiace è che, ancora una volta, in questo territorio, il mondo politico e il mondo imprenditoriale vanno avanti su strade separate con il rischio di non incontrarsi mai”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa