“Diversi cittadini ci hanno chiesto approfondimenti su quanto esposto dal nostro candidato sindaco Gianluca Genovese a proposito dei contatori idrici in occasione del comizio degli scorsi 17 e 23 maggio. Ne riparliamo con piacere”. E’ il Movimento 5 Stelle di Ispica ad occuparsi di questa vicenda dopo che l’Amministrazione Comunale ha deciso di applicare un misuratore a tutte le utenze idriche, come prescritto dalla normativa vigente in materia, in modo da poter fatturare ai cittadini i reali consumi. Alcune famiglie a Ispica si sono già attivate installando dei contatori, altre si stanno ancora organizzando.
Lo scorso 23 ottobre 2013 il Comune di Ispica ha emanato un avviso pubblico della durata di 14 giorni – festivi compresi – finalizzato all’individuazione di otto ditte che si occupassero dell’installazione di nuovi contatori idrici sul territorio ispicese. I misuratori che l’Amministrazione intende fare installare sono, per l’esattezza, apparecchi definiti in “teleradiolettura”. Il nome non deve stupire: si tratta di normali contatori idrici a cui è applicato un piccolo dispositivo (transponder) capace di comunicare con un “lettore” a distanza ravvicinata e di fornire la lettura dei metri cubi consumati dall’utente. L’operaio incaricato della lettura, in altre parole, anziché controllare il numero dei metri cubi sul quadrante del contatore e annotarli, vi avvicinerà il lettore e i dati verranno automaticamente memorizzati.
Alla fine della procedura di selezione, il Comune ha effettivamente stipulato il contratto con quattro ditte. La rimozione di tutti i vecchi misuratori e l’installazione di tutti quelli dotati di transponder costeranno ai cittadini 140 euro ad utenza (prezzo stabilito dagli uffici comunali preposti), esclusi ulteriori lavori come ad esempio uno scasso, la posa di un tubo, l’installazione della cassetta, ecc.
“La questione politica entra nel vivo il 20 aprile 2015 quando il Sindaco, con un’ordinanza, ha obbligato di fatto tutti i cittadini a installare un nuovo contatore della tipologia indicata (e quindi a sborsare i 140€ di installazione) entro soli sei mesi, cioè entro ottobre 2015. Questa ordinanza coinvolge tutti, anche coloro che hanno già un contatore. Per il comune è necessaria l’immediata installazione dei misuratori idrici della tipologia specificamente indicata.
Ma di questi 140 euro a contatore, la parte che andrà al Comune corrisponde a zero euro.
Ebbene, il Movimento 5 Stelle non ha remore nel definire tale ordinanza come una vera e propria ingiustizia nei confronti dei cittadini. Una spesa di centoquaranta euro per ogni famiglia, oggi, è un onere per alcuni insostenibile, per tutti fastidioso. Un onere fuori luogo, vista l’elevatissima tassazione a cui gli ispicesi sono sottoposti in questo periodo.
In una campagna elettorale fatta di sole strette di mani e discorsi preconfezionati letti da un pulpito, chi si è rivolto alle famiglie? Chi alle fasce sociali deboli? Dove sono i consiglieri comunali che dovrebbero fare i nostri interessi? Chi ha trattato la questione? Solo il Movimento 5 Stelle.
Non ha senso imporre questo tipo di contatori a chi ne ha già installato uno recentemente. Non ha senso obbligare i cittadini a pagare 140€, se possono pagare molto meno per un normalissimo contatore, adeguandosi comunque alle norme di legge.
Strumentali sono le critiche che ci vengono rivolte dagli avversari, evidentemente colpiti nel vivo della loro incapacità politica e nel loro scarsissimo interesse per ciò che accade a Palazzo Bruno a spese dei cittadini. Il nostro obiettivo non è mai stato colpire gli artigiani ma difendere i cittadini tutti, sgravandoli da costi inutili o esagerati e allo stesso tempo ottemperando all’obbligo di passare ad una tariffazione a consumo per il consumo idrico. Rimangono i presupposti affinché questo passaggio generi economia nel settore, ma senza imporre a tutte le famiglie una tempestiva sostituzione.
È per questo motivo che il Movimento 5 Stelle si impegna di revocare la suddetta ordinanza, rimuovendo immediatamente questo obbligo oneroso come uno dei primissimi atti in caso di vittoria alle prossime amministrative”.