M5S Modica. Scandalo su scandalo al depuratore di contrada Fiumara! Ma quanto ci costa?

cartello lavori depuratore

Dopo lo scandalo ambientale, che perdura ormai da ben cinque mesi, sul quale, provvidamente, sta indagando la magistratura, si prefigura all’orizzonte un altro scandalo, questa volta finanziario e per il quale sarebbe auspicabile, anche per esso, l’intervento degli organi inquirenti. Da nostri accertamenti, infatti, abbiamo avuto modo di appurare che, appena qualche anno fa, la struttura di contrada Fiumara è stata oggetto di un ammodernamento attraverso un mega progetto costato la “modica” cifra di € 1.471.593,35. Al riguardo, ci chiediamo e chiediamo a cosa sia servito spendere una simile somma se dopo appena qualche anno ci ritroviamo, praticamente, “in mezzo alla melma”. Si potrebbe tranquillamente dedurre, a questo punto, che si sia trattato di un ennesimo spreco di denaro pubblico ma in questo caso le responsabilità sarebbero a carico delle passate amministrazioni. Come se ciò non bastasse, il Comune di Modica sostiene un costo annuo non indifferente pari a € 587.148,00 oltre IVA, come da Capitolato relativo agli “Oneri prestazionali da fornire, per la Gestione e conduzione degli impianti di depurazione comunali”, alla Servizi per Modica. Insomma, anche in questo caso, se i risultati sono quelli sotto gli occhi di tutti, dobbiamo concludere che stiamo sprecando notevoli quantità di denaro pubblico, ottenendo dei risultati pessimi. Il Movimento 5 Stelle Modica, a questo punto, chiede spiegazioni ai soggetti responsabili di tali pazze spese, sia per gli investimenti che per la gestione ordinaria, riguardanti, per la maggior parte, l’impianto di depurazione di contrada Fiumara. Il Movimento 5 Stelle Modica invita, altresì, gli organi preposti al controllo contabile degli enti pubblici a effettuare specifici accertamenti per chiarire se tali fondi sono stati impiegati con oculatezza e parsimonia o, invece, come presumibile, con la solita superficialità che in genere caratterizza la gestone dei fondi pubblici nel nostro Paese.

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