A Pozzallo sbarcano quasi mille migranti. 200 sono minori. Il sindaco: “Impossible ospitali tutti”

sbarco

Nuovo sbarco sulle coste pozzallesi. Un maxi sbarco di 992 persone. Quasi tutti eritrei, con 90 donne e circa 200 minori. Un gruppetto è stato isolato dalla scientifica e dai militari della marina per avviare degli interrogatori per cercare di individuare possibili scafisti. Sono arrivati con la nave Spiga della Marina Militare, che li avrebbe intercettati nel Mediterraneo su più imbarcazioni. Per ore sono rimasti in rada a meno di un miglio dalla spiaggia Pietrenere, trasbordati a gruppi di trecento sul rimorchiatore locale. Tutti versavano in discrete condizioni.

Nel corso dello sbarco inoltre un militare della Marina è stato trasferito con i mezzi del 118 presso l’ospedale di Modica per una sospetta slogatura e puntura di siringa, visto che sarebbe scivolato nel prestare soccorso. Del folto gruppo però solo in 200 sono rimasti a Pozzallo. Dopo le prime visite mediche a bordo, in 700 nel corso della lunga serata sono stati trasportati con i pullman verso altri centri siciliani e del nord Italia, dove avverranno le fasi d’identificazione. Per gli altri invece, 210 migranti, sono scattate le procedure di accoglienza presso il Cpa pozzallese. Una decisione necessaria sia per l’levato numero di arrivi, che per la volontà del primo cittadino dopo quanto fissato in questi giorni come forma di protesta per chiedere fondi utili alla città per l’accoglienza dei migranti. “Sono rimasti a Pozzallo 210 migranti, gli altri sono partiti verso altri centri. Ritengo- sottolinea così il sindaco Luigi Ammatuna- che il Prefetto si sia reso conto personalmente che non è possibile riceverli tutti. Io inoltre ho messo per iscritto che declino ogni responsabilità per tutte le persone che sono in più al centro rispetto al collaudo che è stato fatto per il centro stesso. Ad oggi ancora non sono arrivate somme a noi destinate. I 200 mila euro che dovranno arrivare non sono legati all’arrivo della commissione degli europarlamentari. Era una commissione di inchiesta e non ha portato nessuna somma nelle casse della Prefettura o del Comune. Per i 200 mila euro ero già stato informato dal Prefetto che c’erano queste somme a disposizione per ristrutturare il centro, opere di manutenzione, pitturazione, acquisto nuovi letti e revisione dell’impianto elettrico.”

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