L’incidente sulla Ispica Mare. Restano disperate le condizioni della 28enne Valeria Cannata

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Restano disperate le condizioni della  28enne Valeria Cannata, di Pozzallo, travolta mentre attraversava la strada per raggiungere il suo veicolo, parcheggiato dall’altra parte, da una Peugeot 205 condotta da muratore di Ispica, Vincenzo Franza, 37 anni, il pirata ora agli arresti domiciliari.

L’incidente, domenica, verso le 4, sulla provinciale 46 Pozzallo – Marina Marza. La giovane era in compagnia di un’amica coetanea, con la quale era appena uscita dal disco pub «Soda». Le condizioni della ragazza erano subito apparse critiche dal momento che versava in coma irreversibile e i medici, che si erano ovviamente riservata la prognosi, avevano lasciato pochissime speranze. La sfortunata 28enne resta ancora attaccata alle macchine della rianimazione dell’ospedale «Maggiore» di Modica.   I genitori e i familiari della ragazza sono ovviamente chiusi nel loro dolore mentre i messaggi di cordoglio si susseguono su Facebook e sugli altri social network. Valeria Cannata, che lavorava come commessa in un’attività commerciale di Pozzallo, era molto benvoluta per il suo carattere dolce e per essere sempre stata una ragazza molto responsabile.

Resta ricoverata nel reparto di ortopedia per fratture e contusioni varie per una prognosi di 40 giorni S.C., pure lei travolta dall’auto pirata, ma in maniera meno grave. Vincenzo Franza arrestato dai carabinieri all’alba di domenica dopo aver travolto le due giovani donne pozzallesi era essere fuggito senza prestare soccorso. L´uomo si era messo ubriaco al volante, centrando in pieno le ragazze mentre attraversavano a piedi la provinciale 46, dopo esser uscite dal disco pub.

Il tasso alcolemico del pirata della strada era superiore rispetto a quello consentito dalla legge per mettersi alla guida e non a caso ha perso il controllo della «Peugeot 205», centrando in pieno le due 28enni appena uscite dal locale notturno. Il conducente del veicolo, dopo l´incidente, invece di scendere e soccorrere le vittime aveva pigiato sull’acceleratore, sgommando via e lasciando sull’asfalto le ragazze ferite.

Grazie anche alle testimonianze raccolte da quanti hanno sentito il botto, il 37enne è stato rintracciato alle quattro del mattino dai militari dopo un ulteriore incidente autonomo in cui era rimasto coinvolto nei pressi di casa sua ed è stato subito arrestato per i reati di guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso e lesioni gravissime, ai quali si aggiunge ora l’accusa di omicidio colposo. I militari autori dei rilievi planimetrici e fotografici sul luogo dell’incidente hanno dunque sequestrato l’auto.

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