Modica, operazione Impero. A Napoli parte il secondo troncone di processo

tribunale aula

Riparte il maxi processo all’Operazione “Impero”(è il secondo stralcio, quello più consistente) messa a segno dalla polizia di Modica il 27 gennaio 2003 e che ha visto già l’assoluzione di otto persone di cui cinque modicane(questi ultimi, addirittura, risarciti dallo Stato per l’ingiusta detenzione qualche mese fa). Il prossimo 15 giugno toccherà ai restanti imputati che saranno giudicati dal Tribunale di Napoli al quale era passata la competenza.

L’inchiesta degli agenti del Commissariato modicano, all’epoca diretto dal vice questore aggiunto Francesco Marino, prese spunto dal rilevante flusso immigratorio che si registrava nel territorio di Modica e che portò anche ad effettuare intercettazioni telefoniche. Tra quindici giorni sarà escusso, tra gli altri, l’ispettore Rosario Sigona, che partecipò attivamente alle indagini. L’operazione fu definita “la tratta delle donne provenienti dall’Est-Europa”, in particolare dall’Ucraina. Coinvolse le Procure di Napoli e Modica. Furono trenta, in tutto, le ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Daniela Di Sarno. L’accusa fa particolare riferimento ad un’associazione per delinquere finalizzata all’estorsione aggravata e continuata, di violazione della legge sull’immigrazione clandestina di giovani donne ucraine. Oltre a Napoli e Modica, le indagini si allargarono anche a Salerno, Benevento, Rimini, Pescara, Mantova e Perugia. Secondo l’accusa, dell’organizzazione avrebbe fatto parte anche l’ucraina Tanja Boiarchuck, 50 anni, coadiuvata dal convivente Sergej Horshkov e dalla sorella.

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