Comitato Pro Tribunale di Modica. “Al Comune di Scicli è stata inferta ancora una pugnalata”

enzo galazzo

Al Comune di Scicli è stata inferta ancora una pugnalata che testimonia l’esatto opposto della cultura, della laboriosità e del senso delle istituzioni della città. Lo dichiara il portavoce del Comitato Pro Tribunale di Modica, Enzo Galazzo, riferendosi al dichiarato scioglimento del consiglio comunale di Scicli, per infiltrazioni mafiose, disposto dal Ministero dell’Interno a seguito dell’inchiesta “Eco” nella quale è coinvolto anche l’ex sindaco, Franco Susino.

“Si è trattato di un provvedimento gravemente ingiusto che sarà spazzato via dall’Autorità giudiziaria. Per queste ragioni non mi sento di fare uso strumentale di tale provvedimento per sostenere le ragioni del Palazzo di Giustizia di Modica, ed anzi colgo l’occasione per manifestare a tutti i cittadini di Scicli la solidarietà del Comitato e mia personale”. Galazzo non manca di sottolineare come la chiusura del Tribunale di Modica, accorpato con quello di Ragusa, sia, comunque, elemento grave e rischioso per il comprensorio e che se il Ministero ha ritenuto ci fossero elementi criminosi così pericolosi, avrebbe dovuto mantenere, allora, l’istituzione giudiziaria. Dal 12 ottobre 1984 Scicli, centro qualificato e sede pretorile prima e del giudice di pace dopo del Circondario del Tribunale di Modica, vive un continuo accerchiamento indagativo perché ritenuta territorio a forte infiltrazione “mafiosa”. Addirittura il suo Consiglio Comunale è stato sciolto per ben due volte per supposte infiltrazioni mafiose. “L’ultimo accertamento fa riferimento ad un’operatività mafiosa a Scicli dall’8 maggio 2012, cioè prima del Decreto legislativo attuativo della Legge Delega, del 7 Settembre 2012 – fa da contraltare il penalista Carmelo Scarso -. A questa data il Tribunale di Modica aveva nel suo Circondario il territorio mafioso di Scicli e non andava soppresso. So per certo che si tratta di considerazioni forti della spietata logica dell’ evidenza, che potrà essere considerataipocritamente eccessiva, ma non intendo affatto rinunciare ad un solo briciolo di libertà di pensiero e di parola, nelle sue più estese e critiche forme. Modica ha diritto a conservare il suo Tribunale in nome della mafia, come Sciacca e Caltagirone. Pari siamo”.

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