Sul ConsorzioTuristico di Modica, il presidente risponde a Colombo: “E’ un ente privato che non deve sottostare ad obblighi”

Francesco Frasca Polara

Il presidente del Consorzio Turistico di Modica, Francesco Frasca Polara, ha risposto al consigliere comunale del Pd, Michele Colombo, riguardo alla alla rendicontazione delle spese e alla richiesta di accesso agli atti, sostenendo che il suo è un ente privato che non deve sottostare a questi obblighi.

Il mese scorso era stata depositata una formale richiesta di accesso agli atti con l’intento di fare luce sulle modalità di gestione del Consorzio, ponendo fine a una situazione di ambiguità che nei suoi due anni di attività non è mai stata risolta. Nei giorni scorsi il consigliere Colombo aveva ulteriormente ribadito la richiesta, mettendo in luce ulteriori anomalie e portando all’attenzione della stampa il documento dell’ingegnere Francesco Paolino, responsabile del settore Turismo, che ha scritto al presidente Frasca Polara e per conoscenza al Pd, dopo che evidentemente anche a lui è stato impedito di accedere agli atti. Paolino ha reiterato la richiesta dei “verbali che riguardano l’utilizzazione delle somme erogate dal Comune oltre che il rendiconto delle spese effettuate”, come previsto peraltro dalla convenzione tra il Comune e il Consorzio che obbliga quest’ultimo “a comunicare annualmente ogni dato inerente l’attività svolta” e ha addirittura minacciato di sospendere l’erogazione dei fondi della tassa di soggiorno in favore del Consorzio.
“Di fronte a tutto ciò – dicono ora i consiglieri di opposizione, Michele Colombo, Vito D’Antona, Carmelo Cerruto, Giovanni Spadaro e Andrea Caruso – ci ritroviamo a leggere sui giornali la dichiarazione del presidente Frasca Polara che dice: “L’unica cosa che prevede la convenzione è l’obbligo di depositare i bilanci”. E ancora: “Siamo un ente privato, i consiglieri non possono richiedere alcuna documentazione”.
Ci troviamo così nella paradossale situazione di dover ricordare al presidente Frasca Polara e dietro di lui al sindaco Ignazio Abbate, che il Consorzio degli operatori turistici è un ente costituito per volontà del Comune di Modica, il cui Statuto è stato approvato dal Consiglio comunale, che ogni anno, in sede di bilancio di previsione, approva anche il trasferimento del 90% dei fondi della tassa di soggiorno. E ci troviamo soprattutto a ricordare che la stragrande maggioranza, se non addirittura la totalità dei fondi di cui questo “ente” privato dispone per le proprie attività deriva da soldi pubblici. I cittadini, come per tutte le altre spese comunali, hanno il diritto di sapere come, quando e perché vengono spesi. Noi, in qualità di consiglieri comunali, oltre al diritto abbiamo anche il dovere di vigilare su questo, che rientra tra gli obblighi formali e sostanziali delle nostre funzioni.
Se il presidente Frasca Polara considera il rapporto con i Consiglieri comunali che chiedono di accedere alle sue carte solo una fastidiosa perdita di tempo, avrebbe fatto meglio a pensarci prima di accettare questo incarico che, per sua natura (sebbene forse il sindaco Abbate lo aveva rassicurato diversamente), prevede l’onere dei rapporti istituzionali e anche un certo numero di regole a cui bisognerebbe attenersi nell’operare.

Reiteriamo quindi la nostra richiesta. Il perdurare di questa situazione ci costringerà altrimenti a ricorrere ad altre vie”.

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