Il secondo “colpo” ai danni di Uomo Club a Modica. Stesso modus operandi dello scorso 6 maggio

uomo club

Si cerca di trovare il bandolo della matassa dopo il secondo colpo in meno di un mese messo a segno da ignoti malviventi in una sorta di sfida alla città, ai danni del negozio d’abbigliamento “Uomo Club” di Corso Umberto a circa 100 metri dal Municipio. Il primo furto era stato compiuto lo scorso 6 maggio con l’identico modus operandi. Un’utilitaria, pare anche stavolta una Fiat Brava, pressapoco alla stessa ora, ha fatto da ariete per sfondare la vetrina: tre persone hanno arraffato abbigliamento e scarpe e si sono allontanate in direzione Ragusa, quindi verso

la parte alta di Corso Umberto(lo scorso mese si erano diretti verso Piazza Corrado Rizzone, dunque dalla parte opposta). A nulla è valso il grosso vaso di cemento armato che il proprietario aveva installato tra i due alberi che insistono davanti al negozio. I malviventi, infatti, hanno agito trasversalmente sfruttando uno scivolo per i disabili. L’allarme è scattato intorno alle 4,28 direttamente a casa del tiolare. Nella fuga, i ladri avrebbero perso alcuni capi appena rubati. Stavolta pare ci sia qualcuno che ha udito il grosso fragore provocato dalla “spaccata”. Un automobilista, infatti, visto quanto stava accadendo ha cominciato a suonare insistentemente il clacson costringendo i malviventi a desistere.. E’, comunque, certo che il danno(assicurato) è molto meno del precedente furto. Delle indagini, anche stavolta, si stanno occupando i carabinieri della locale Stazione che stanno acquisendo le registrazioni della videosorveglianza pubblica e privata anche perchè da un paio di settimane è entrata in funzione pure quella su Corso Umberto gestita da Telecom(ma ci sono anche le telecamere della confinante filiale della Banca Agricola Popolare). Il proprietario, Fabio Peluso, esclude minacce o richieste estorsive, sottolineando di non avere avuto mai problemi con nessuno. Quando è scattato l’allarme Peluso si è piazzato all’uscita di Rosolini per rilevare le targhe di eventuali auto sospette. “Siamo fortemente preoccupati – dicono quasi all’unisono i commercianti della zona -. Fino a poco tempo fa eravamo convinti che queste cose si vedessero solo nei film, ora sta accadendo nella nostra città e fa paura pensare che in meno di un mese la storia si sia ripetuta contro lo stesso negozio”. I commercianti a questo punto ieri hanno deciso di autotassarsi per incaricare la vigilanza privata e di chiedere un incontro col prefetto e col questore di Ragusa.

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