Ispica. Per 60 lavoratori pronte lettere di mobilità. La FP Cisl: “Il nuovo sindaco scongiuri rischio licenziamenti”

Daniele Passanisi

«No alla mobilità per i 60 lavoratori stabilizzati tempo fa; sia questa la priorità del nuovo sindaco di Ispica; il prezzo da pagare sarebbe troppo alto in termini economici per tante famiglie. Il nuovo corso amministrativo guardi a questi lavoratori che attendono risposte e segni una nuova rotta nei rapporti con i propri impiegati». L’appello arriva dal segretario generale della FP Cisl Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, che, in vista del prossimo ballottaggio per la carica di primo cittadino di Ispica, si rivolge all’Amministrazione che verrà, per indicare una delle emergenze della città esplosa, in maniera dirompente, dopo la dichiarazione di dissesto finanziario.

Per 60 lavoratori, stabilizzati anni fa dopo una trafila da precari, già pronte le lettere di mobilità. «In questi giorni sono state consegnate le schede da compilare per stilare una graduatoria – ha aggiunto Passanisi – Per questi lavoratori, dichiarati in eccedenza rispetto alla pianta organica. inizia adesso una lunga attesa: se entro due anni non dovessero trovare utile impiego in altri enti locali rischiano il licenziamento. Un autentico dramma sociale.»
«Il prossimo 15 giugno Ispica avrà un nuovo Sindaco e nuovi amministratori. – ha continuato il segretario della Funzione Pubblica Cisl – Dai nuovi responsabili della cosa pubblica la cittadinanza si attende delle scelte amministrative che mirano al bene comune e che tengano nel debito conto i bisogni primari della collettività.
Finiti i tempi dei proclami, a cui nessuno oramai crede, – ha ancora detto Passanisi – occorre aprire, tra tutti i soggetti coinvolti nel processo democratico, un confronto serio e costruttivo per individuare il percorso amministrativo sostenibile e idoneo a garantire lo sviluppo della città.»  In questo processo democratico, come sostiene da sempre la FP Cisl Ragusa Siracusa, un ruolo importante e decisivo per la crescita della comunità è esercitato dai dipendenti comunali, che sono chiamati a svolgere compiti di primaria importanza per dar sostanza all’azione amministrativa.
«Non sempre però – ha rimarcato Daniele Passanisi – gli amministratori di turno hanno stabilito rapporti con il ceto impiegatizio di dialogo e confronto. Anzi, in alcuni casi hanno ignorato, o peggio ancora mortificato, aspettative e sacrosante richieste, anche quelle che erano poste per migliorare i servizi.»
L’appello della FP Cisl è rivolto ai candidati a sindaco e alle rispettive coalizioni. Il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl auspica “un rapporto sereno di relazioni sindacali e di reciproco rispetto per ragionare sui problemi che investono la classe impiegatizia in genere”, e, rimarcando il concetto, “il nuovo corso si impegni a risolvere il caso dei 60 lavoratori a rischio occupazione; una vicenda che da anni si impone come una spada di Damocle sulla testa dei lavoratori e dei rispettivi familiari”.

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