PIU’ LIBRI, PIU’ LIBERI!

LIBRO RICCIOLI

Credo sia noto a molti che l’Italia nella classifica dei Paesi che leggono di più occupi gli ultimi posti della classifica mondiale.
Fra i 30 Paesi esaminati noi occupiamo il non certo invidiabile 24° posto.
Ai primi posti invece si piazzano i Paesi orientali con un primato detenuto dall’India.

Anche nei decenni passati non abbiamo occupato posizioni migliori ma almeno in quegli anni si poteva accampare qualche pretesto, soprattutto per le classi meno abbienti, che non è più plausibile ai giorni nostri caratterizzati da internet che offre a costo zero tutta l’informazione necessaria alla nostra crescita.
Questa caratteristica atavica di noi italiani oltre che far male a noi singolarmente, nuoce alla crescita della società che più è ignorante più è soggetta a rimanere vittima delle malefatte e delle menzogne di chi ci governa .
Se leggessimo di più, se ci tenessimo più informati, certamente avremmo più consapevolezza dei nostri diritti e maggior conoscenza dei doveri degli altri, molto spesso disattesi, complice la nostra ignoranza.
Se oggi quel 50% di elettori che diserta le urne perché disaffezionato alla politica, piuttosto che rassegnarsi allo statu quo s’impegnasse ad investire qualche ora del proprio tempo per capire da vicino se nel panorama politico esistono uomini o raggruppamenti politici che potrebbero davvero cambiare il Paese, probabilmente saremmo più preparati per operare scelte che potrebbero farci uscire da quel tunnel la cui luce è vista solo dagli interessati che in qualche modo riescono a placare gli animi delle loro vittime.
Conoscere è libertà, capacità di scelta e di modifica di ciò che non va, mentre ignoranza è presupposto di stallo.
In queste ore è successo qualcosa che dovrebbe indurci a riflettere:Joseph Blatter, Presidente della Fifa da 17 anni, è stato travolto da un’inchiesta del Ministero della Giustizia Usa e dell’Fbi e costretto alle dimissioni.
Questo signore è stato uno degli uomini più potenti del mondo ma la Giustizia ed il coraggio di alcuni operatori dell’informazione hanno fatto si che si scoperchiassero i suoi altarini.
Se il mondo oggi non sapesse di quanto avvenuto, continuerebbe a considerarlo il numero uno del calcio mondiale ed invece oggi chiunque potrà dire che è stato solo uno che non ha rispettato le leggi.
Come si vede, le cose possono cambiare ma per farlo bisogna conoscere i fatti.
Anche in Italia le cose possono cambiare ma perché ciò avvenga è necessario che gli italiani sappiano di più dei loro carnefici e questa conoscenza può avvenire attraverso un diverso approccio all’informazione.

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