Sfida alle istituzioni modicane. Dopo i furti, imbrattati i muri del Tribunale con frasi offensive allo Stato e alla Polizia

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IMG_0561Imbrattati i muri esterni del Tribunale di Modica. Dopo i furti nei due distributori di carburante a Gisirella e nel negozio “Uomo Club” di Corso Umberto, questo atto suona come una sfida alla città, alle sue istituzioni. Ignoti, nonostante la chiara presenza di videosorveglianza, hanno ugualmente deciso di imbrattare i muri che recintano la struttura di Largo Beniamino Scucces. Scritte con spray nero e rosso con chiare accuse alla giustizia e alla polizia.

“Police suck my dick”, “Fuck the police”, “Stato di m…”(frasi offensive e volgari), “People in the ghetto(gente nel ghetto); “Blood(sangue) e poi anche “Made in Niggaz”, concetto estratto da un testo hip hop che pressapoco vuole dire “la gente intorno che ti ha reso quello che sei”, frase che scritta nei pressi del Tribunale assume un significato specifico. Non è dato a sapere se i sistemi di videosorveglianza in quello che ancora oggi è il Tribunale dove si celebrano le udienze civili siano ancora funzionanti ma è chiaro che sulla vicenda si vuole fare luce. In molti, infatti, leggono le scritte come un’offesa e uno smacco per le istituzioni cittadino, nello stesso modo in cui vengono interpretati i furti commessi nei giorni scorsi. “Un preoccupante silenzio omertoso – dice il Movimento 5 Stelle di Modica – è il miglior alleato di questi criminali e l’idea che se “oggi non capita a me” tutto va bene, è miope e dannosa. Per questo invitiamo i cittadini modicani a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi anomalia riscontrata durante quella notte e ad essere vigili e non demandare la tutela dell’ordine pubblico solo alle forze dell’ordine.”

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