Concluse indagini sullo sbarco di 105 migranti a Pozzallo. Lo scafista è un somalo con esperienza nel settore della pesca.

Foto fermato

Concluse le indagini sullo sbarco di sabato notte a Pozzallo, la Polizia ha individuato e sottoposto a fermo EDIDA Muzab, somalo di 27 anni. Il responsabile del delitto si associava con altri soggetti presenti in Libia al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.

I FATTI
Vnerdi scorso, nell’ambito dell’operazione denominata “MARE SICURO”, la nave della Marina Militare Italiana “FENICE”, dirigeva verso un gommone individuato dalla nave “EITHNE”. Alle successive ore 18,55 la “FENICE” avvistava otticamente il predetto gommone di colore grigio di mt 10 circa, sovraffollato, con a bordo 105 migranti. La “FENICE” prendeva quindi a bordo tutti i migranti, le operazioni terminavano alle ore 20,50 con il trasbordo di 105 persone di cui 69 uomini, 16 donne (di cui una incinta), 18 minori di sesso maschile (di cui 1 neonato di 4 mesi) e 2 minori di sesso femminile di varie nazionalità (prevalentemente Nigeria, Gambia, Somalia e Senegal). La “FENICE” dirigeva verso il porto di Pozzallo dove giungeva alle ore 17,30 circa del 06/06/2015. Tutti i migranti, dopo lo sbarco, venivano condotti presso il C.P.S.A di Pozzallo e le operazioni si concludevano la notte tra sabato e domenica.

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

Decine di uomini coordinati dal Funzionario della Polizia di Stato responsabile del servizio per le fasi di sbarco.
Oggi continuano i trasferimenti verso altri centri dei migranti sbarcati in questi giorni, considerati i possibili arrivi nelle prossime ore.
Le operazioni di sbarco non hanno avuto alcuna battuta d’arresto e sono state concluse la notte tra sabato e domenica.
Massima l’attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche e per i bambini presi in cura dal personale sanitario.
Alle procedure partecipavano 20 Agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Il lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato è molto complesso e deve essere espletato in tempi ristretti così da permettere un immediato invio degli ospiti in strutture d’accoglienza.
La Polizia Scientifica lavora senza sosta per le operazioni di fotosegnalamento in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati centinaia di migranti approdati, così da poterli trasferire prima possibile.
In questo momento si procede all’identificazione degli ultimi migranti sbarcati sabato al Porto di Pozzallo, e la Polizia di Stato ha già predisposto il trasferimento con ordinanza del Questore di Ragusa degli ospiti presenti, così da accogliere i prossimi.

LE INDAGINI

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza, dopo una lunga notte e tutta la domenica hanno individuato lo scafista responsabile di aver condotto il gommone con a bordo 105 migranti di diverse zone dell’Africa.
L’attività di Polizia in occasione degli sbarchi che vedono il coinvolgimento dei migranti a bordo dei gommoni è molto complessa in quanto le minacce che ricevono prima della partenza li rendono reticenti.
Il mutismo è la parola d’ordine tra tutti, quando i poliziotti riescono a spiegare che la loro collaborazione li vedrà coinvolti solo in modo marginale e che rendere testimonianza è un loro obbligo, tutto diventa più semplice ma le ore trascorse per convincerli a non aver paura sono tante.
Dopo le varie testimonianze, anche lo scafista è stato ascoltato ma non ha voluto rendere dichiarazioni di alcun tipo, inventando solo storie di fantasia.
I migranti, inoltre, hanno riferito di aver pagato mediamente 800 dollari, quindi gli organizzatori hanno potuto incassare circa 80.000 dollari per gli oltre 100 migranti.

LA CATTURA

Le indagini condotte dalla Polizia, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato lo scafistia che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica è stato condotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali particolarmente complesse.

BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA

Nel 2015 sono 54 gli scafisti fermati su altrettanti sbarchi in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati circa 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.

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