E’ ricoverato al “Maggiore” ma non è in pericolo di vita l’immigrato sedicente tunisino di 28 anni che si è lanciato la scorsa notte dal secondo piano della nuova ala dell’ospedale modicano, piombando al suolo da un’altezza di circa 8 metri. Pare che l’uomo, ricoverato per dei disturbi accusati mentre si trovava al centro di prima accoglienza del porto di Pozzallo, dove avrebbe deliberatamente ingerito una graffetta metallica,
avesse tentato la fuga approfittando di un attimo di distrazione di medici e poliziotti. Con la scusa di andare in bagno l’uomo ha invece tentato di sgattaiolare fuori dalla finestra, cadendo nel vuoto. Dopo il «volo» l’immigrato ha riportato la frattura del bacino e del setto nasale, oltre a lesioni e contusioni varie agli arti. Ora è piantonato dalla polizia nell’ospedale modicano dove è stato sottoposto a tac e ad intervento chirurgico. L’uomo si è reso protagonista del disperato gesto nel tentativo di evirare il rimpatrio, essendo destinatario di un decreto di espulsione dal territorio italiano. Il pronto intervento dell’equipe medica del pronto soccorso diretto dal primario Roberto Ammatuna ha dunque evitato il peggio.