La mozione di indirizzo presentata dalla senatrice Venera Padua e da altri 29 parlamentari, riguardante la riforma della giustizia ed in particolare la soppressione del Tribunale di Modica(altri parlamentari hanno preferito eclissarsi chi per un motivo a Palermo con Crocetta chi per un altro a Roma)rende ancora una volta evidente lo spreco di soldi pubblici. “Altro che spending review – dice Salvatore Rando,
del Comitato Modica Alta – così come appare evidente l’indifferenza delle istituzioni allorquando viene denunciata la mancata vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori, sulle criticità strutturali, l’inadeguatezza dei fitti di altri locali che hanno gli stessi problemi del tribunale ragusano, le vie di fuga, l’antincendio e tanto altro ancora. In merito poi all’efficienza dei tempi della giustizia a distanza di due anni dell’entrata in vigore la sola cosa che si può notare e che si sono allungati i tempi con continui rinvii che è l’esatto contrario dello spirito della riforma, ed i cittadini sono le vittime sacrificali come sempre”.
La mozione di indirizzo inviata al Governo(“si spera che qualcuno non si avvalga dalla facoltà di non rispondere com’è accaduto altre volte con interrogazioni parlamentari presentate al ministro Orlando che non si è degnato di rispondere”), sottolinea una richiesta di una parte del territorio e, come rileva lo stesso Rando “esige una risposta, qualunque essa sia. “I cittadini hanno il diritto sacrosanto di essere informati, altrimenti il distacco tra cittadini, politici e istituzioni sarà ancora più marcato come dimostrano proprio coloro che disertano le urne”. Intanto il Comitato Pro Tribunale di Modica sta preparando sulla vicenda un libro bianco.