Progetto “Libero Accesso”, l’Anffas di Modica denuncia scarso interesse

pullmino anffas

L’Anffas di Modica denuncia lo scarso interesse per il progetto “Libero Accesso”. Una denuncia che sta facendo il giro della Nazione giacchè, tra l’altro, si tratta di un progetto che in Italia consente alcuni percorsi prioritari per accedere a servizi ospedalieri e di cura ad hoc per pazienti con grave disabilità. “Dispiace constatare come ancora una volta, per scelta politica, si faccia della Sicilia e del nostro territorio il solito “fanalino di coda”

nel riconoscere alle persone con disabilità una dignità e una tutela che, allo stato attuale, sembrano esistere solo su carta – lamenta l’associazione -. Eppure le varie esperienze richiamate, e le tante altre che stanno prendendo vita sul territorio nazionale, ci ricordano che aver cura dei “bisogni speciali” non è solo doveroso, ma è anche possibile”. Si tratta, nella loro totalità, di progettualità che mirano a mettere al centro i bisogni della persona con grave disabilità, aiutando le famiglie nel complicato sforzo di assicurare ai loro cari le cure di cui hanno bisogno, in maniera il meno invasiva possibile”. L’Anffas, come si diceva, lamenta lo scarso interesse per il progetto presentato, e non ancora approvato, “Libero Accesso”. Nella sostanza, in casi di gravi disabilità, per il soggetto interessato il controllo dal dentista o una visita specialistica diventa un grosso problema. “Eppure – viene spiegato – per la persona con gravi deficit fisici o intellettivi si tratta di una visita che necessita di un approccio professionale, di personale adeguato e di una predisposizione strutturale in grado di gestire le condizioni del paziente. Necessario anche un certo tipo, gli spazi stessi devono quindi essere attrezzati per far fronte a esigenze specifiche, prevedendo ad esempio di sedazione cosciente o anestesia”.

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