Le Rsu dei dipendenti provinciali, proseguendo nella loro azione di sensibilizzazione sindacale, sui temi del pre-dissesto strutturale dell’Ente e sulle iniziative da intraprendere per avere certezza dello stipendio per tutto il 2015 e assicurare alla comunità iblea i servizi essenziali hanno incontrato i parlamentari nazionali Maria Lucia Lorefice (Movimento 5 Stelle) , Giovanni Mauro (Fi) e Venera Padua (Pd).
I rappresentanti sindacali hanno chiesto ai parlamentari espressamente che si individuino soluzioni normative e legislative in grado di preservare l’Ente dallo squilibrio finanziario certo e dovuto principalmente al prelievo forzoso nei confronti delle Province deciso con la legge di Stabilità 2015. Un prelievo che solo per la provincia di Ragusa è di 7,8 milioni e che di fatto annulla il gettito finanziario della Rca e dell’Ipt che sono gli unici tributi che assicurano la sopravvivenza finanziaria di questi enti ma che di fatto viola l’articolo 119 della Costituzione che invece assicura la gestione autonoma delle Province.
“Siamo perché venga garantito il funzionamento degli enti intermedi di governo del territorio – hanno detto apertamente i rappresentanti sindacali – e perché si arrivi ad una riforma compiuta del settore, tenendo in equilibrio il rapporto che deve esistere fra funzioni, risorse e mantenimento dei livelli occupazionali e soprattutto che vi sia una forte assunzione di responsabilità dei parlamentari in questo processo”.
Da parte loro i parlamentari nazionali hanno preso atto delle difficoltà gestionali dell’ex Provincia di Ragusa soprattutto per la situazione di pre-dissesto dell’Ente e dell’impossibilità di assicurare i servizi essenziali fra qualche mese oltre a corrispondere gli stipendi ai dipendenti nei prossimi mesi e si sono impegnati ad avviare interlocuzioni istituzionali per individuare un percorso utile a mettere in salvo, sul piano finanziario, le nove Province siciliane.