Modica, D’Antona(Sel)non percepisce gettoni di presenza dal 2013. “Maggioranza disinformata”

vito d'antona

Il comunicato dei consiglieri di maggioranza del Comune di Modica, in merito alla proposta di riduzione delle indennità degli amministratori e dei gettoni di presenza a partire dal 1° gennaio 2015 denota una assoluta assenza di argomenti, una difesa dell’entità dei costi della politica ed una forte caduta di stile.

I consiglieri comunali di maggioranza, prima di scrivere nel tentativo, politicamente infantile, di denigrare gli avversari politici, avrebbero potuto assumere le dovute informazioni, apprendendo così che il consigliere Vito D’Antona dal 1° gennaio 2013, per scelta personale, fino all’approvazione del Piano di Riequilibrio, non percepisce alcun gettone di presenza per la partecipazione al Consiglio Comunale e alle Commissioni consiliari; pur avendone diritto, in quanto lavoratore dipendente, ai permessi previsti dalla legge per i consiglieri comunali(per esempio l’intera giornata di assenza dal lavoro nelle giornate di Consiglio Comunale) non ne usufruisce da tanti anni; ha deciso autonomamente e spontaneamente(come anche il Segretario Generale e i Dirigenti della Camera di Commercio di Ragusa) di ridursi gli emolumenti riguardanti anche il 2014, in presenza della crisi e delle difficoltà che le Camere di Commercio dovranno affrontare per la riduzione delle entrate, emolumenti che, come è noto, sono frutto di contratti collettivi di lavoro.
“Come i cittadini possono verificare – spiega proprio D’Antona – abbiamo le carte in regola per rivendicare verso gli altri una politica di rigore che rappresenta il nostro modo di operare, né ci facciamo intimidire da attacchi personali. E’ tutto documentato. Bastava informarsi prima.
E’ lecito, a questo punto, prevedere che i consiglieri di maggioranza, pur di non ridursi i gettoni di presenza, cercheranno di compensare la riduzione dei trasferimenti regionali confermando la tassazione a carico dei cittadini, come già avvenuto nel 2014 con la Tasi e la Tari.
Per quanto ci riguarda, non finisce qua: respingiamo le basse provocazioni e continuiamo con maggiore fermezza la nostra iniziativa per la riduzione delle spese della politica e per la riduzione delle tasse a carico dei cittadini modicani”.

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