Indagini dopo lo sbarco di martedì a Pozzallo per la presenza di un morto

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Indagini dopo lo sbarco degli ultimi migranti e soprattutto del cadavere di un giovane a Pozzallo. In 294 sono arrivati ieri mattina con la nave militare “Dignity one”, 237 sono uomini, 52 le donne e 6 i minori. Ma proprio i minori potrebbero essere di più, saranno ora le fasi di identificazione scattate nella giornata di ieri a stabilirne l’età.

Il giovane morto avrebbe compiuto tutto il viaggio con i compagni sul gommone. Da quanto ricostruito sinora, grazie alle testimonianze, si presume che sia stato ferito in una sparatoria in acque libiche mentre il loro gommone stava appunto raggiungendo le acque internazionali. Per stabilire le cause della morte si attende l’ispezione cadaverica fissata nei prossimi giorni, mentre il corpo è custodito presso l’obitorio del cimitero di Pozzallo. L’altro uomo, un giovane del Gambia, ferito nella stessa sparatoria sta bene, sarebbe stato portato in elicottero a Lampedusa e poi a Catania, ed avrebbe avuto solo delle medicazioni al polpaccio sinistro. Ben 12 i ricoveri in ospedale di quanti sono arrivati a Pozzallo, con 9 donne in stato di gravidanza tutte rientrate presso il centro tranne una in avanzato stato di gravidanza che a causa dello stress si sarebbe sentita di nuovo male con la necessità nel pomeriggio di un nuovo ricovero. Ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Varie le nazionalità, provengono dall’ Eritrea, Somalia, Nigeria e Siria, Paesi con i quali non è possibile trovare accordi per un rimaptrio. Le fasi di identificazione al centro sono iniziate subito, così come sempre nella mattinata di ieri i 101 tutti maggiorenni ancora ospiti dagli sbarchi passati sarebbero partiti in pullman verso altre destinazioni del nord Italia. Sono una giovane minorenne sarebbe rimasta a Scicli, in una casa famiglia. Tra di loro gli uomini della Scientifica avrebbe già isolato un gruppo di cinque uomini, tra cui appunto potrebbero esserci alcuni presunti scafisti, ma saranno le ulteriori indagini in corso a chiarire quanto accaduto.

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