Modica, Entra nel vivo a Modica la festa del patrono San Pietro declinando i verbi della carità evangelica Riconoscere, accogliere, condividere …

san pietro

Dopo i tre giorni, semplici e intensi, di festa nei quartieri entrano nel vivo i festeggiamenti del patrono di Modica San Pietro che quest’anno ha al centro l’attenzione ai profughi. Come suggerisce l’artistica statua che rappresenta la guarigione dello storpio da parte di Pietro alla Porta Bella del Tempio, la fede cristiana ha al centro lo sguardo, la relazione, che si declinerà nei giorni della festa attorno a tre verbi: risconoscere, accogliere, condividere. Poggiando sulla roccia della Parola di Dio, nelle tre sere del triduo i verbi diventeranno invito alla concretezza, impegno corale e aperto al futuro. Venerdì 26 alle 19,30 nell’eucaristia vi sarà per questo l’omelia del diacono Paolo Catinello, assistente della Caritas diocesana e direttore di Migrantes, sul tema “Dov’è tuo fratello? RICONOSCERE la dignità di ogni uomo”. Alle 20,30 alla Domus alcune testimonianze sull’immigrazione, anche a partire da una piccola indagine fatta da alcuni gruppi di catechismo. Sabato 27 alle 19,30 vi sarà la messa con l’omelia di don Stefano Trombatore, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale sociale, su “Non passare oltre senza fermarti. ACCOGLIERE la presenza di Dio nel profugo”. Dopo, alle 21 sulla scalinata del duomo, lo spettacolo “Forza venite, gente!” con la Compagnia del Piccolo Teatro. Domenica 28 vi sarà alle 10,30 la messa con la partecipazione dell’Unitalsi e l’unzione degli infermi. Alle 19,30 l’Eucaristia con l’omelia di padre Giovanni Salonia, cappuccino e direttore dell’Istituto di Gestalt “Kairòs”, sul tema “CONDIVIDERE per supplire all’indigenza dei fratelli poveri”. Alle 21 sulla scalinata del duomo la commedia “Il prelato”, a cura della Compagnia teatrale “La Raccomandata”. Lunedì 29 messe alle 8,30 e 10,30 e alle 19,30 presieduta dal vescovo di Piazza Armerina don Rosario Gisana; quindi la processione e a mezzanotte i giochi d’artificio. I giovani sono impegnati in un sorteggio a favore della comunità di Muhanga in Congo, mentre una parte delle offerte della festa andrà per la rete di pronta accoglienza Portico di Betsaida.

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