Pozzallo, l’amministrazione comunale “messa alle corde” per la Tari

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Un’amministrazione comunale di Pozzallo messa all’angolo che, per certi versi suo malgrado, ha subito gli attacchi di cittadini, sodalizi e associazioni varie tutti “arrabbiati” per una bollettazione Tari 2014 ritenuta eccessiva e errata. Dopo l’incontro con i cittadini e il consiglio aperto di martedì sera, così come lo stesso sindaco Ammatuna ha ammesso tra fischi, insulti e rumor da stadio, la città le sta “vivendo male” e il malcontento si espande a macchia d’olio.

“Aumenti sconsiderati della Tari ” per l’Ascom e i sodalizi chiedono il riconteggio e il ricalcolo delle tariffe. ” Le imprese e le famiglie sono senza fiato. Ci fanno pagare in media 20 euro al giorno di spazzatura con queste bollette- ha sottolineato ricevendo gli applausi di una foltissima platea il presidente Manenti- vuol dire che mangeremo spazzatura.” Una provocazione forte, ma i toni oggi in città, purtroppo per il clima creatosi e per le tasche dei cittadini, sono questi. E una sala Meno Assenza stracolma, con gente che si è attardata sino alla fine dell’incontro affollando anche il piano superiore ne sono la prova. Ad essere tirati in ballo amministrazione e consiglio, a cui ora passerebbe la patata bollente visto che è stato chiamato a ridecidere sul caso, a bloccare i pagamenti e prendersi tempo per correggere errori evidenziati da più parti, “scontare” lì dove ci sono detrazioni concrete da fare che gli uffici non hanno considerato, e rideterminare la Tari basandosi, visto come stanno le cose, sulla vecchia Tarsu 2013. Tre essenzialmente i nodi venuti al pettine nei vari interventi di cittadini e consiglieri comunali, che non hanno trovato risposte esaurienti da parte di sindaco e vicesindaco che, poco convincenti per il pubblico, hanno ondeggiato tra l’apertura alle richieste avanzate, ammettendo possibili errori e aprendo ad un nuovo dialogo, e un atteggiamento di chiusura con risposte piccate e di diniego di quanto sottolineato. “Io ho la coscienza a posto. vorrei fare meno errori possibili – ha commentato il sindaco, tra gli interventi di protesta delle persone e l’invito sfacciato “ad andare a casa” – se il Consiglio comunale ne prende atto degli errori sono disposto a tornare indietro, se qualcuno ci aiuta a risolvere il problema io ne sono felice, in questo periodo non posso camminare per la città, mi insultano. Se la soluzione però non c’è mi permettete che continui a fare il sindaco”. Una delibera per la Tari 2014 che di fatto non c’è pur essendo citata nelle stesse bollette, con l’esistenza di solo una mozione di indirizzo da parte del consiglio che invaliderebbe la bollettazione aprendo un possibile contenzioso tra Comune e cittadini che ridurrebbe ogni introito. Uno scarto tra il consuntivo 2014 ben calcolabile pari a circa 3 milioni e 800 mila euro e un complessivo di bollettazione pari a circa 4 milioni e 200 mila, con uno scarto di 400 mila euro in più che giustificherebbe parte degli errori fatti dagli uffici nel calcolo. E i “circa” sono doverosi visto che il balletto di cifre tra Gugliotta e l’inossidabile e decisa consigliera Azzarelli è stato altro motivo di lite. “Controllare subito se ci sono errori si può fare l’esercizio si è concluso e i dati non corrispondono- ha dichiarato la consigliera Azzarelli- correggere gli errori, subito uno sgravio per tutti legato agli errori e depositare tutti insieme le dimissioni perché c’è una città che si sta mettendo contro e quando un ente sbaglia deve fare un passo indietro.” “Noi siamo aperti a qualsiasi decisione, per la correzione degli errori sarà fatto ma volevo sottolineare che si parla di cifre approssimative, se ci sono errori, qualunque cittadino che pagherà un centesimo in più non sarà perso- ha replicato l’assessore al ramo Gugliotta tra le proteste generali, con il presidente del consiglio che ha avuto il suo da fare per tenere a bada l’assemblea e far parlare tutti- sarà sgravato.” Un capitolato d’appalto contestatissimo, “non ben studiato”, insieme al sistema porta a porta e al numero di netturbini cresciuto nel tempo, tra la passata e la nuova amministrazione che ora gravano sulle tasche dei cittadini. Di fatto infatti, così come formulato avvantaggerebbe, nel tempo, le ditte che gestiscono il servizio lasciandogli tutti i soldi della differenziata, che non andrebbero al Comune e dunque non a vantaggio dei cittadini. “Tante parole stasera, articoli, numeri ma a noi famiglie poco importa la vostra politica fatta solo per i vostri interessi- ha commentato la cittadina R. Campo- noi vogliamo pagare, ci sono errori e li dovete correggere, ritiratele e correggete. Se no tutti insieme le bruciamo. Basta, le parole stanno a zero.”

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