E’ ufficiale: gli Uffici di Collocamento di Comiso, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Giarratana, Frigintini, Ispica, Scicli e Pozzallo chiuderanno il 1° luglio

sfratto

Con la Legge “Biagi” n.30 del 14.02.2003 e succ. D.lgs attuativo n. 276/2003, che ha sancito, tra l’altro, l’abolizione degli Uffici di Collocamento, i cosiddetti Recapiti Periodici non sono mai stati presi in considerazione in nessun funzionigramma del Dipartimento Regionale, nonostante in molti Comuni hanno continuato ad assicurare le attività relative ai Servizi per l’Impiego, grazie a singole convenzioni stipulate tra i Servizi Uffici Provinciali del Lavoro ed i Comuni.

Tale contesto, perdurato fino ad oggi ed a seguito dell’attivazione dei nuovi servizi informatici impone, anche su espressa indicazione dei vertici del Dipartimento Regionale al Lavoro, di porre fine ad una situazione per cui vengono utilizzate sedi non previste dalla legge.
La recente adozione del sistema informatico “SILAV” e la ormai sperimentata possibilità della Did On Line, evitano inutili affollamenti di utenti nei Centri per l’Impiego, la cui attività è sempre più indirizzata verso le politiche attive del lavoro in tutte le loro accezioni, tramite, ad esempio, il dispositivo “Garanzia Giovani”, il Contratto di Ricollocazione, il progetto di Inclusione Sociale etc..
Pertanto i Centri per l’Impiego di Ragusa, Modica e Vittoria saranno le uniche sedi riconosciute e messe in rete, in cui si dovrà procedere immediatamente ad una efficiente ed efficace riorganizzazione del personale, per il quale l’Amministrazione Centrale Regionale investirà notevoli risorse nella formazione e riqualificazione.
“Per questo – spiega il direttore del servizio XVI Ufficio Provinciale del Lavoro, Giovanni Vindigni – ufficialmente, con decorrenza 1 luglio 2015, i Recapiti Periodici di Comiso, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Giarratana, Frigintini, Ispica, Scicli e Pozzallo saranno definitivamente chiusi e, conseguentemente, gli utenti potranno recarsi presso il Centro per l’Impiego relativo al loro domicilio”.

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