La “bollettazione” del Comune di Pozzallo. Galazzo fa delle proposte

palazzo la pira

​Gli interventi riportati dalla stampa, sia a favore che contro la “bollettazione” a Pozzallo, sono stati tutti concentrati sulla correttezza o meno degli avvisi di pagamento, tutta da verificare. L’avvocato Enzo Galazzo, raccoglie l’invito del sindaco Luigi Ammatuna, che nei giorni scorso ha auspicato che qualcuno lo aiuti a risolvere il problema e così fa delle proposte ritenendo “il problema vero stia altrove, innanzitutto sulle spese inutili che non consentono al Comune di coprire servizi utilissimi”. Elenco rapidamente:

-44 unità (50 in estate) per il servizio di raccolta rifiuti costituiscono il doppio delle unità che la stessa ditta, la Dusty, utilizza ad Ispica, che ha un territorio cinque volte più esteso e che fa propri gli utili della raccolta differenziata. Si vuole continuare così, caricando l’utenza di quattro milioni di euro l’anno, a fronte dei tre milioni di euro pagati da Ispica?
– l’appalto R.S.U. a Pozzallo è scaduto per ben due volte senza che sia stata bandita la nuova gara lasciando immutati i gravi costi. Si andrà ancora ad una nuova proroga?
​- il Comune di Pozzallo si avvale, in generale, di un numero di dipendenti sproporzionato per i servizi che dà, moltiplica i suoi debiti e rende servizi, se li rende, poco efficienti. Non ritiene che si debba prendere atto che la coperta è troppo corta, che si deve coprire l’essenziale e tagliare ciò che è inutile o, peggio ancora, dannoso?
​”So quanto è difficile intervenire sul personale ma credo proprio che il Comune debba compiere una decisa svolta di “governo”, di natura etica e finanziaria.

​Non mi soffermo sulla legittimità degli avvisi di pagamento a fronte della mozione di indirizzo in Consiglio e sposto l’attenzione alle possibili entrate.
– La stazione passeggeri al Porto, su area in concessione all’ex Provincia Regionale, fa confluire nelle casse di quell’ente fantasma poco meno di duecento mila euro l’anno: non sarebbe il caso di chiedere alla Regione di volturare quella concessione e i successivi atti, con i conseguenti benefici, in favore del Comune?
– Non sarebbe il caso di monitorare più attentamente i costi di esercizio della farmacia comunale che abbattono gli utili, e le entrate del Comune, socio al 55%, oltre misura? Il mio è solo un tentativo che può aiutare i cittadini a comprendere e a sopportare con accettazione il peso dei sacrifici loro imposti”.​

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